Non si fa altro che parlare di Keanu Reeves nelle ultime settimane. O meglio, non si fa altro che parlare della fidanzata di Keanu Reeves. Alexandra Grant è una celebre e stimata artista molto ammirata per i suoi lavori e il suo estro e considerata un grande talento nell’arte contemporanea. Purtroppo, da quando è diventata ufficialmente la fidanzata del divo meno divo di Hollywood le sono piovute addosso critiche gratuite di ogni genere. Che non si merita. E che, ovviamente, riguardano l’apparenza e non la sostanza.
La “visual artist” è stata additata come “troppo vecchia” per Keanu Reeves, eppure ha nove anni meno dell’attore. È stato scritto che il suo vestito per il red carpet non era abbastanza femminile, che ha troppe rughe e non fa nulla per nasconderle, e soprattutto che ha i capelli troppo grigi. Anzi bianchi. È sul quel particolare che si sono soffermati tutti, quando Alexandra Grant e Keanu Reeves hanno debuttato mano nella mano. Insomma, l’attore di Matrix per la prima volta dopo quasi 30 anni porta con sé a un evento ufficiale una donna e cosa succede? Anziché essere felici per loro, una schiera di hater hanno preso di mira l’artista accusandola di non essere all’altezza dell’attore. Perché la naturalezza fa tannto notizia? Perché spaventa?
Con garbo e delicatezza e senza alzare i toni, è la stessa “signora” Grant a spiegare il perché di quella chioma che al mondo è sembrata tanto innaturale, pur nella sua infinita naturalezza, per una donna della sua età e a rispondere ai suoi “accusatori” dissipando ogni dubbio e mettendo a tacere i maligni (anzi, maligne perché le critiche più pesanti sono purtroppo arrivate dalle donne): «I miei capelli sono diventati grigi prematuramente all’inizio dei miei 20 anni, e mi sono tinta di ogni colore fino a quando non ho più potuto tollerare la tossicità dei coloranti. A 30 anni ho lasciato che i miei capelli diventassero “biondi”», ha spiegato l’artista.
«Adoro e sostengo il fatto che ogni womxn (la x sta a indicare le donne di ogni genere e razza e i transgender, ndr) possa scegliere come apparire a ogni età. Se le womxn stanno morendo per gli standard di bellezza, allora parliamo di quegli standard di bellezza». Sì, parliamone. Perché quella di Alexandra Grant è una scelta da rispettare. Innanzitutto da noi donne. Che chiediamo rispetto ma che, forse, dovremmo imparare semplicemente a tollerarci di più. Non credete?