Ricorderai la terribile vicenda dell’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa britannica uccisa a Perugia il primo novembre 2007, e ricorderai il nome di Amanda Knox, la sua compagna di stanza americana che ha passato quasi quattro anni in prigione ma è stata poi prosciolta dall’accusa. Forse non sai, però, che da quando è tornata a Seattle, la sua città d’origine, Knox è diventata un personaggio pubblico a tutti gli effetti: ha scritto un libro sulla sua storia, Waiting to be Heard, che è diventato un best seller, nel 2017 ha presentato lo show The Scarlet Letter Reports, prodotto da Facebook Watch e Vice Media. Finora ha lanciato due podcast: uno è The Truth About True Crime, ora concluso, e l’ultimo è Labyrinths, che conduce insieme al marito Christopher Robinson. È anche molto attiva su Twitter, dove spesso è finita al centro di polemiche.
La polemica con il film Stillwater, con protagonista Matt Damon…
L’ultima è recente: Knox ha scritto infatti una serie di tweet nel giorno di uscita del film Stillwater, il film con protagonista Matt Damon recentemente presentato a Cannes che si ispira alla sua storia, come dichiarato dal regista Tom McCarthy (in Italia uscirà nelle sale il prossimo 9 settembre). Knox non ha infatti gradito l’uso del suo nome nella promozione del film, che a suo parere perpetua una falsa versione dell’omicidio, e ritiene che il film tragga profitto dalla sua vita. «Il mio nome mi appartiene? La mia faccia? E la mia vita? La mia storia? Perché il mio nome viene utilizzato per riferirsi a eventi a cui non ho preso parte? Torno a parlare di queste cose perché altri continuano a trarre profitto dal mio nome, viso e storia senza il mio consenso. Più di recente, il film Stillwater», ha scritto Knox.
E in effetti le somiglianze ci sono: Stillwater segue le vicende di Bill Baker (interpretato proprio da Matt Damon), un lavoratore petrolifero di Stillwater, in Oklahoma, che si reca in Francia dopo che sua figlia Allison (Abigail Breslin) è stata accusata dell’omicidio della sua amica mentre studiava a Marsiglia. Bill cerca di aiutare sua figlia, che dice di essere innocente, mentre naviga nel sistema legale francese. In un’intervista a ET Online, il regista McCarthy aveva detto: «Questa non è la storia di Amanda Knox, da cui ho solo preso inspirazione».
Knox ha paragonato il modo in cui il suo nome è stato usato in relazione all’omicidio di Kercher al modo in cui Monica Lewinsky è stata trattata dopo l’affaire con l’ex presidente Bill Clinton: «In quei quattro anni di ingiusta detenzione e otto anni di processo, non avevo voce in capitolo sulla mia storia. Tutte le persone coinvolte in quella “saga” hanno avuto più influenza di me nel corso degli eventi. L’errata attenzione su di me da parte delle autorità italiane ha portato a un’errata attenzione da parte della stampa, che ha modellato il modo in cui sono stata presentata al mondo. In prigione, non avevo alcun controllo sulla mia immagine pubblica, nessuna voce nella mia storia», si legge ancora su Twitter.
… e l’annuncio della gravidanza
Ma la vicenda che l’ha resa, a suo modo, famosa, non è l’unico motivo per cui negli ultimi giorni si è parlato nuovamente di Amanda Knox. Nell’ultima di puntata di Labyrinths, il podcast che presenta insieme al marito Christopher Robinson in cui «approfondiscono storie di smarrimento e ritrovamento attraverso interviste, sproloqui filosofici e dibattiti giocosi con persone affascinanti», Knox ha annunciato che diventerà madre. «Grazie al cielo finalmente ce l’abbiamo fatta!», dice Knox durante la registrazione, poco prima di annunciare che la coppia utilizzerà il podcast per raccontare l’evolversi della gravidanza e, in seguito, l’esperienza della genitorialità. Knox e Robinson si sono incontrati nel 2015, poco tempo dopo che la vicenda legale di Knox si era conclusa. Nel 2018, Robinson le aveva chiesto di sposarlo con una stravagante proposta a tema spaziale di cui si era parlato molto online, una cosa in cui Knox sembra ancora bravissima.