Per Ambra Angiolini il teatro è il sogno nel cassetto che si è realizzato, la “forma espressiva che amo di più” e un modo per toccare temi importanti come quello della condizione della donna e dei femminicidi. L’attrice ne parla nel corso di un’intervista a Emilia Costantini sul “Corriere della Sera” dove affronta anche il problema che la colpì a soli 15 anni, la bulimia, e che Ambra ha già sviscerato nel suo libro “InFame”.
Il dramma di Ambra: bulimica a soli 15 anni
L’ex ragazzina prodigio di “Non è la Rai” afferma di essere “nata bulimica, forse una predisposizione genetica”. “Mi riempivo la pancia di cibo, – racconta l’attrice a Emilia Costantini – finché l’amore mi è entrato in pancia, che si è riempita di senso e ne è uscita la mia prima figlia Jolanda: io ho partorito lei e lei ha partorito una nuova me… abbiamo in teoria la stessa età”.
Lo spettacolo di Ambra ispirato a Franca Viola
Lo spunto per l’intervista al “Corriere” è il nuovo spettacolo teatrale interpretato da Ambra Angiolini ispirato al romanzo “Oliva Denaro” di Viola Ardone. Una storia drammatica che prende spunto dalla vicenda di Franca Viola, una ragazza siciliana che nel 1965 ebbe il coraggio di dire no alla pratica del “matrimonio riparatore”. L’allora 17enne venne rapita ad Alcamo (Trapani) da Filippo Melodia con 12 complici: dopo essere stata picchiata, violentata e segregata per otto giorni, si rifiutò di sottostare all’odiosa regola dell’unione “riparatrice” che in base al codice penale dell’epoca avrebbe estinto il reato. Una legge arcaica e vergognosa come quella che, fino al 1981, considerava lo stupro solo oltraggio alla morale e non reato contro la persona.
“Oliva Denaro” fra violenza di genere e riscatto
Lo spettacolo “Oliva Denaro”, una produzione Goldenart per la regia di Giorgio Gallione – autore della drammaturgia in collaborazione con la protagonista -, affronta il tema purtroppo ancora attuale della sopraffazione dell’uomo sulla donna e della violenza di genere, ma parla anche di una libertà possibile e di un cammino per il riscatto. “Quel ‘no’ ha cambiato il codice penale“, ha detto Ambra al “Corriere” precisando che “Oliva, proprio come Franca, rifiuta la classica ‘paciata’, dice no alla violenza e al sopruso. Una storia che, purtroppo, riguarda tutte noi ancora oggi: ci ritroviamo a dire dei no che non vengono rispettati“.
Ambra: “Femminicidi? Crisi profonda del maschile”
Affrontando il tema dei femminicidi, l’attrice sottolinea la “crisi profonda di un maschile che non c’entra niente con l’essere uomini. Sono dei maschi che non accettano le trasformazioni sociali e, invece di mettersi in discussione, usano l’unica forma di superiorità che hanno a disposizione nei confronti di una donna che li rifiuta: non vuoi essere mia? e io ti ammazzo. Una donna che dice no, va rispettata due volte, ma quante denunce di soprusi, botte, violenze, ancora adesso non vengono ascoltati. Le donne sono tuttora vittime di ingiustizie, dei giudizi altrui, solo perché cercano un ruolo indipendente nella società”.