Un talento superlativo e una grande fragilità: Amy Winehouse ha lasciato una traccia indelebile nella storia della musica, ma quando si pensa alla sua morte prematura, a soli 27 anni, non si può non provare una profonda tristezza. Su di lei è stato scritto molto, il cinema e la tv si sono spesso interessati alla sua vita “maledetta”. Nel 2015 il film “Amy” diretto da Asif Kapadia ripercorse l’esistenza della cantante segnata dall’abuso di alcol fino alla tragica scomparsa. Poi nel 2021 il documentario “Amy Winehouse: 10 years on”. A Londra sono cominciate da poco le riprese del biopic “Back to Black” diretto da Sam Taylor-Johnson con protagonista Marisa Abela nei panni della cantante. Ma accanto ai successi discografici e alla personalità esagerata, alcuni aspetti della vita di Amy sono ancora poco noti. Ecco 10 curiosità sulla regina britannica del soul che potrebbero sorprendere anche i fan più appassionati.
L’amore per la nonna
Amy Winehouse nutriva un’adorazione per la nonna Cynthia, un tempo cantante di cabaret. La passione di Amy per il jazz iniziò da lì… Quando Cynthia morì di cancro ai polmoni nel 2006, la cantante di “Help Yourself” si fece tatuare sul braccio una pin-up in suo onore.
Fece parte di un gruppo rap
Prima di intraprendere la carriera solista, Amy faceva parte di un duo rap noto come “Sweet ‘n’ Sour”. Era composto dalla Winehouse e dalla sua migliore amica d’infanzia, Juliette Ashby.
L’espulsione da scuola
Amy vinse una borsa di studio alla “Sylvia Young Theatre School”, una scuola specializzata in arti dello spettacolo che prende il nome dalla sua fondatrice. Ma la Winehouse non si laureò mai: fu espulsa per “non essersi applicata” e essersi perforata il naso.
Il primo tatuaggio di Amy Winehouse
Il primo tatuaggio della Winehouse è stato quello di Betty Boop, personaggio dei cartoni animati ideato nel 1930. Aveva 15 anni. Fra gli altri tatuaggi della cantante, la piuma di un nativo americano, un ferro di cavallo, nonna Cynthia, una donna nuda, un fulmine e una lama di rasoio con ‘Blake’ scritto sopra.
“Rehab” nata da uno scherzo
Amy ebbe l’idea per il successo “Rehab” durante una passeggiata a SoHo con Mark Ronson, disc jockey e produttore britannico. “Stavamo camminando e ho cantato il motivo per scherzo – dichiarava Amy alla rivista Paper – Mark ha iniziato a ridere e ha detto ‘sarebbe fantastica un’intera canzone sulla riabilitazione'”. E così andarono in studio a registrare il brano…
Il sogno: cameriera sui pattini
Amy rivelò in un’intervista a “Rolling Stone” che crescendo non sarebbe voluta diventare una cantante: “fantasticava di essere una cameriera sui pattini a rotelle come quelle che aveva visto in American Graffiti “.
Il brano del cuore di Amy Winehouse
La canzone preferita di Amy Winehouse era “So Far Away” di Carole King. Il brano del 1971 fu eseguito per volere dei suoi amici e dalla famiglia alla fine del suo funerale.
Il suo cocktail preferito
È purtroppo nota la dipendenza di Amy Winehouse dall’alcol. Pare che il suo cocktail preferito si chiamasse “Rickstasy”: tre parti di vodka, una parte di Southern Comfort, una parte di liquore alla banana e una parte di Baileys.
La timidezza di Amy Winehouse
Parlando con il Daily Telegraph, la Winehouse rivelò: “Non sono un’artista nata. Sono una cantante naturale, ma sono piuttosto timida, davvero. Non voglio essere sentimentale o sdolcinato ma è un po’ come essere innamorati, quando non puoi mangiare, sei irrequieto, è così. Ma poi nel momento in cui sali sul palco, va tutto bene. Nel momento in cui inizi a cantare”.
“Più suoni, meglio canti”
Amy Winehouse credeva che suonare uno strumento potesse migliorare le sue prestazioni di cantante. Durante una sessione agli Abbey Road Studios, la regina del soul britannico dichiarò: “Mi piacerebbe studiare chitarra o tromba. So suonare molti strumenti diversi in modo adeguato, ma niente di veramente buono. Se suoni uno strumento, ti rende un cantante migliore. Più suoni, meglio canti, più canti, meglio suoni”.