Angela Merkel in versione popstar femminista. La definizione suonerà spiazzante ma l’ex Kanzlerin – con lo stesso look di sempre ma con un nuovo “abito professionale” – sta effettivamente raccogliendo fan e successi in tour (in giro per la Germania e l’Europa). Anche ieri a Milano: al mattino 200 persone si sono riunite per lei e il suo libro alla Libreria Rizzoli Galleria e nel tardo pomeriggio l’appuntamento all’Ispi, Istituto di studi politici internazionali, era sold out. A intervistarla sui grandi temi della politica mondiale e della sua storia personale c’era Walter Veltroni.

Il libro di Angela Merkel è un bestseller

Questa signora cresciuta nella DDR – la Germania dell’Est- che ha guidato la Germania unita per 16 anni e a cui per oltre un decennio le riviste internazionali hanno tributato il primo posto tra le donne più potenti del mondo, ha deciso di raccontare la sua storia. L’autobiografia Libertà Memorie 1954-2021, pubblicata in Italia da Rizzoli (traduzione di Chicca Galli e Roberta Zuppet) ha spinto il settimanale Der Spiegel a salutare l’ex Kanzlerin come nuova autrice di un bestseller subito svettante in cima alla classifica delle vendite in Germania e pronto ad acciuffare là il titolo di libro di maggior successo dell’anno.

L’ex Cancelliera suscita un effetto nostalgia

Angela Merkel ha chiuso il suo copiosissimo percorso di Cancelliera nel 2021 e vederla e sentirla oggi dal vivo suscita in molti – come vari commentatori hanno sottolineato – un effetto nostalgia. Sai di avere davanti una politica che ha maneggiato crisi e compromessi anche di portata mondiale (dalla crisi finanziaria a quella dei migranti del 2015, dall’annessione della Crimea da parte della Russia fino all’arrivo di Trump alla Casa Bianca) con un carisma che persino i suoi detrattori le riconoscono. Ascolti però anche una persona che parla con tono e ritmo calmo ma risoluto e che rappresenta un elemento di solidità, merce rarissima in un’epoca dove Stati e certezze paiono sfarinarsi mentre incognite e disorientamento dominano tanti dei nostri discorsi e giornate.

Angela Merkel è stata ministro dell’Ambiente e per le Donne e i Giovani

Angela Merkel all’Ispi durante l’intervista condotta da Walter Veltroni (ph. Ermes Belmtrami)

Quella “ragazza venuta dall’Est” ha scritto Libertà a quattro mani con la sua pluridecennale e fidatissima assistente Beate Baumann. In quelle 738 pagine che si è regalata per il suo 70esimo compleanno (è nata il 17 luglio 1954 ad Amburgo), emerge una donna che per indole e fortuna è stata pioniera in vari campi, costruendosi una biografia che oggi pare un concentrato di role model: ha studiato materie Stem, laurea in Fisica e dottorato in Scienze naturali, con la caduta del Muro si è dedicata alla politica, ha guidato dicasteri dedicati all’ambiente, ai giovani, alle donne, ha raggiunto vertici fino ad allora impensabili per una donna (a capo della CDU, il Partito cristiano democratico prima, poi Cancelliera di Germania). Una top player assoluta della politica che al tempo stesso pare quasi una di famiglia tanto l’abbiamo vista mille volte in tv mentre nei vertici sui temi più arroventati sfilava serafica e caparbia nei suoi blazer colorati.

Angela  Merkel
Libertà Memorie 1954-2021 (Rizzoli) è libro scritto da Angela Merkel con la sua assistente Beate Baumann

Anche i blazer della Merkel hanno fatto la storia

Proprio i blazer della Merkel – all’Ispi ne indossava uno blu nella stessa nuance della cover del suo libro- meritano una riflessione. Pratici, seri ma non seriosi e soprattutto colorati. Chissà se questa sventagliata cromatica con cui ha Frau Merkel riempito il suo guardaroba non sia in prima battuta una reazione solare ai suoi anni giovanili trascorsi nella Germania Est dove la tinta dominante il paesaggio – e spesso gli animi – era il grigio. Quando le si chiede se sia femminista, spiega che in Germania il femminismo è sempre stato legato indissolubilmente a una visione di sinistra che non è la sua. Ma se si intende per femminismo affermare che «donne e uomini hanno uguali diritti ma che le donne per vederseli riconoscere devono affrontare sfide maggiori» e quindi occorre battersi perché la parità dei generi sia garantita allora è femminista. «Ma» precisa «sono femminista a modo mio». E ripete: «A modo mio».

Per lei libertà fa rima con responsabilità

Che Angela Merkel sia abile ad ascoltare le istanze di altri ma poi si assuma la responsabilità delle sue decisioni è anche il senso del titolo del suo libro. «Da giovani nella DDR pensavamo che avremmo potuto fare tante cose, vincere le Olimpiadi, ricevere un Nobel ma era lo Stato a bloccarci». La libertà ottenuta con la caduta del Muro «è stata una sorpresa. Toccava a noi assumerci le nostre responsabilità.

La libertà mi ha dato immensa gioia ma ero anche spaventata dalla nuova situazione: libertà fa rima con responsabilità.