Poche storie nel panorama hollywoodiano hanno attirato attenzione come il tumultuoso divorzio tra Angelina Jolie e Brad Pitt. Ora, dopo anni di battaglie legali, spunta un barlume di speranza per una risoluzione pacifica almeno per quanto concerne la disputa sulla proprietà vinicola di Château Miraval, in Francia, acquistata nel 2008 dalla coppia per 67 milioni di dollari.
Angelina chiede di deporre le armi
Delle ultime ore la notizia che Angelina Jolie, per mano dell’avvocato Paul Murphy, abbia chiesto di mettere “fine alla lotta” ritirando la causa di Pitt contro di lei in merito all’azienda vinicola in Provenza, di cui condividevano le quote al 50% fino al 2021. «Angelina chiede ancora una volta al signor Pitt di porre fine ai litigi e di mettere finalmente la loro famiglia su una strada chiara verso la guarigione», fa sapere il legale dell’attrice. «A meno che il signor Pitt non ritiri la sua causa, Angelina non ha altra scelta che ottenere le prove necessarie per dimostrare che le sue accuse sono sbagliate».
La disputa su Château Miraval
Da che la coppia ha messo fine al matrimonio, il principale terreno di scontro (affidamento dei figli a parte) è stata proprio la gestione della proprietà vinicola in Provenza, con gli ex coniugi che hanno iniziato a fronteggiarsi a suon di azioni legali. Il tutto è iniziato nel febbraio 2022 quanto l’attore ha fatto causa all’ex moglie, rea di aver venduto quote della sua tenuta senza sentire il suo parere, accusando Jolie di aver violato un presunto accordo verbale e indebolito il suo investimento nella tenuta.
La clausola richiesta da Pitt
Alle accuse di Pitt, il team legale di Angelina Jolie ha risposto che la vendita è comunque avvenuta perché Pitt le avrebbe presentato all’ultimo minuto un accordo restrittivo di non divulgazione come parte del suo accordo per rilevarla. Si legge nelle carte: «Sebbene Jolie non fosse obbligata a vendere a Pitt, si è comunque offerta di vendergli la sua quota e ha negoziato con lui per mesi. Quasi si è giunti verso un accordo, l’arroganza di Pitt ha avuto la meglio: ha chiesto all’ultimo minuto condizioni onerose e irrilevanti, tra cui una clausola volta a proibire a Jolie di parlare pubblicamente degli eventi che avevano portato alla rottura del loro matrimonio».
Secondo gli avvocati dell’attrice, Pitt avrebbe voluto nell’accordo una clausola che non permettesse alla Jolie di presentare “e-mail, riassunti delle testimonianze della famiglia e altre prove” volte ad ottenere l’affidamento dei figli. Inoltre, si legge sempre nei documenti presentati del team legale dell’attrice: «Brad Pitt ha rifiutato di acquistare le quote dell’ex moglie quando ha capito che lei non sarebbe stata messa a tacere. Rifiutandosi di comprare le sue quote ma poi facendole causa, il signor Pitt ha messo direttamente in gioco il motivo per cui quell’accordo di riservatezza fosse così importante per lui e ciò che sperava di seppellire: i suoi abusi nei confronti della signora Jolie e della sua famiglia».