“Il fenomeno editoriale dell’anno”. Leggi questa definizione e ti chiedi subito quale sia il segreto di una scrittrice che si conquista un’etichetta del genere. Poi incontri Anna Todd, l’autrice della saga After (Sperling & Kupfer), 5 volumi tradotti in 30 Paesi, 1 milione di copie vendute solo in Italia, e vedi una 27enne curvy con i boccoli castano chiaro, french manicure arcobaleno, tatuaggi, abitino casual, sorriso delizioso. Insomma, una ragazza come tante. E capisci che forse la chiave di tutto è proprio la semplicità, l’immediatezza.
HO INIZIATO GRAZIE A WATTPAD Anna assomiglia moltissimo alle sue lettrici. «Anche io divoro serie tv e romanzi, faccio shopping e vivo col cellulare in mano» racconta a Milano, dove è venuta a presentare il nuovo libro Before, prequel di After. Già, tutto è iniziato proprio da uno smartphone e dal web.
«Nel 2013 mi sono iscritta a Wattpad, la piattaforma in cui si condividono storie. Qui chiunque può pubblicare un racconto e io leggevo d’un fiato le fanfiction (le opere scritte dai fan e ispirate alle star, ndr) sulla band inglese degli One Direction. Mi piacevano ma erano brevi, spesso senza un vero finale. Così un giorno ho deciso di provare a scriverne una mia. E non ho più smesso».
Digitando sulla tastiera del telefonino, nel 2013 Anna ha macinato centinaia di pagine in 5 mesi. Risultato? After, la storia d’amore tra Tessa e Hardin: il protagonista ricorda il cantante degli One Direction Harry Styles, i capitoli sono brevi, il linguaggio diretto. La saga è stata visualizzata da 1 miliardo di persone e, come nella migliore delle favole (o dei telefilm), un editore le ha fatto firmare un contratto per la versione cartacea. Ora i personaggi di Anna voleranno addirittura dalle pagine al grande schermo, visto che la Paramount realizzerà un film.
SEGUO I CONSIGLI DELLE LETTRICI «Wattpad mi ha regalato una grande opportunità: mi ha trasformato da lettrice a scrittrice» spiega la Todd. «Ho potuto esprimermi senza pressioni perché è una piattaforma libera. Ogni capitolo riceveva centinaia di commenti, così aggiustavo il tiro e sapevo sempre cosa volevano i miei follower». Ecco, cosa adora chi si perde tra le sue pagine? «La vita vera, la quotidianità, le esperienze che proviamo tutti» mi risponde con candore.
«Nella trama dei miei libri ci sono io e il mio mondo. Parlo moltissimo d’amore e di sesso anche in modo esplicito. Io mi sono sposata a 18 anni con Jordan, il mio migliore amico, e dopo un mese lui è partito per l’Iraq: il nostro legame è cresciuto a distanza e i dubbi e i batticuori che io ho vissuto si trovano nelle mie storie, impreziositi dalle citazioni di tutto quello che mi piace». Ovvero i romanzi classici come Orgoglio e Pregiudizio e Anna Karenina, ma anche Cinquanta sfumature di E. L. James e i telefilm stile Teen Wolf.
SONO UNA FAN DI JANE AUSTEN Insomma, Anna è una vera scrittrice 2.0. «Oggi ogni aspetto dell’esistenza viene postato e condiviso, e la letteratura non fa eccezione» nota Stefania Vitulli, critica culturale de Il Giornale e docente di Comunicazione all’università Cattolica di Milano. «La Todd ha usato la più grande community per chi ama leggere: qui la scrittura è sharing, condivisa appunto, perché la trama si nutre dei giudizi e dei pensieri degli utenti. Anche la lettura è di gruppo, visto che le fan di After divorano le avventure di Tessa e Hardin insieme sul divano e twittano in diretta le loro impressioni.
Sempre sul web sono nati in tutto il mondo blog adoranti dedicati alla scrittrice, che risponde e dialoga con i fan. Questo rapporto molto stretto con i lettori è uno dei suoi punti di forza. In fondo, lei rappresenta e racconta tutto ciò che piace agli under 25 di oggi, sempre connessi 24 ore su 24. In più, aggiunge qualche sapiente tocco dei grandi classici. Tanto che la sua casa editrice americana ha ripubblicato alcuni titoli di Lev Tolstòj, Jane Austen ed Emily Brontë con la fascetta “I classici di After” e sono andati a ruba. Per la gioia del mercato editoriale e dei genitori, ben felici di vedere i loro figli con in mano Cime tempestose».
SCRIVO QUANDO FACCIO LA FILA AL SUPERMERCATO «Ancora adesso non mi considero una scrittrice, non nel senso classico almeno» confida Anna. «Non sono quella che si alza al mattino e trascorre tutta la giornata davanti al foglio bianco, a perfezionare una frase dopo l’altra. Mi metto al cellulare o al laptop quando ho l’ispirazione. Magari sono in fila per pagare la spesa o sull’aereo e butto giù di getto una scena, una situazione, come se fosse la sceneggiatura di un telefilm. In questi mesi non sono cambiata e quando vedo un mio romanzo in libreria lo fotografo, perché non ci credo ancora. Ho imparato che se vuoi puoi ottenere qualsiasi cosa, che la volontà e l’impegno sono una benzina potentissima: la mia storia lo dimostra e le mie fan mi confidano che questo messaggio le fa sperare. Mi ritengo anche fortunata perché ho viaggiato un sacco (mi mostra il tatuaggio con un mappamondo colorato con tanti puntini quanti sono i Paesi che ha visitato, oltre a quello con il disegno di un libro sul polso destro). Tra 10 anni vorrei essere ancora così. E scrivere romanzi anche se nessuno li compra più!».