Arisa è un’artista come poche nel panorama musicale italiano. Non ha solo una grande voce e una presenza scenica tutta sua, ma ha anche la capacità, tramite quella voce e il modo in cui sta sul palco, di comunicare una certa vulnerabilità in cui è facile riconoscersi. È una cantante che sa emozionare, potremmo dire usando un’espressione un po’ vintage. Sul palco di Sanremo l’abbiamo ascoltata cantare “Potevi fare di più”, scritta per lei da Gigi D’Alessio, che aveva tutte le caratteristiche delle canzoni delle grandi interpreti femminili italiane. D’altronde, parlava di un amore finito.

Arisa ci ha anche abituati, tramite il suo profilo Instagram, alla condivisione dei suoi stati d’animo personali: sul social ha infatti spesso parlato del suo corpo, del suo rapporto con la musica, ha raccolto (e risposto) alle critiche dei colleghi – come dimenticare la scaramuccia con Levante e la frase sui “cereali sottomarca”, diventata immediatamente meme – con la stessa franchezza, intensità e ironia che fanno parte del suo personaggio pubblico.

Così, leggendo l’intervista sul Corriere della Sera in cui racconta della fine della sua storia d’amore con il fidanzato e manager Andrea Di Carlo, non si può fare a meno di empatizzare con lei. Di Carlo, riportano le cronache, l’avrebbe lasciata dopo aver visto l’intervista da lei rilasciata a Mara Venier durante Domenica In, accusandola di non aver pronunciato il suo nome in pubblico e quindi di non riconoscerlo ufficialmente. «Non accetto che non voglia parlare di me in pubblico, ho paura che non abbia del tutto dimenticato il suo ex fidanzato», ha detto al settimanale Oggi, «È rimasta a dormire da me, ma alle 2.30 di notte se n’è andata, con la scusa dei suoi cani, anche se a casa sua ci sono due persone che se ne prendono cura».

Storia finita, matrimonio (previsto per il 2 settembre) annullato, addirittura anello ritirato. Perché queste cose non se le siano detti fra loro invece che a mezzo stampa rimane un mistero, ma fatto sta che Arisa si è ritrovata suo malgrado al centro di una polemica che poco ha a che fare con la sua carriera di artista.

«Lui si è arrabbiato molto perché a Domenica in non ho pronunciato il suo nome mentre parlavo con Mara Venier della mia vita. Ma io gli ho sempre chiesto riservatezza, lui invece ha sempre raccontato tutto di noi. Io ho messo anche delle Stories su Instagram , perché altrimenti lui sosteneva che non lo amavo abbastanza, che mi vergognavo di lui. Ma non è così. Semplicemente le relazioni quando sono sovraesposte finiscono», ha detto lei al Corriere, raccontando anche di una relazione in cui molte volte si è sentita limitata nei suoi spazi e nella sua libertà personale, in primis quella di non voler esporre la sua relazione al pubblico.

«Lui deve capire che sono fatta così. Sono stata devota, comprensiva, sempre dalla sua parte, e gli voglio tanto bene. Però io ho la mia vita, non posso buttare tutto nel cesso e non voglio un uomo che mi mantenga. Io ho costruito tanto nella mia vita con fatica, ora non posso permettere che qualcuno arrivi e pensi di risolvermi la vita come vuole lui. Non posso», ha continuato. E come darle torto? Spesso, per descrivere la musica pop di maggior successo degli ultimi anni, da Beyoncé a Taylor Swift e Adele, si è detto che viviamo nell’epoca delle grandi confessioni femminili: artiste che hanno raggiunto un successo incredibile trasformando in musica le loro esperienze personali di donne, tradimenti e relazioni fallite comprese. Non sappiamo se Arisa tornerà insieme al suo ex, e sinceramente neanche ci interessa, ma a parte volerla vedere felice, con o senza fidanzato, non vediamo l’ora di tornare a parlare della sua musica.