Gli Stati Uniti, si sa, amano fare le cose in grande, e il modo in cui celebrano l’arrivo di un nuovo presidente non è certo diverso: balli di inaugurazione glamour ed eleganti ma soprattutto costellati di star di Hollywood, del cinema e dello spettacolo. Almeno fino a quest’anno, quando la pandemia da Coronavirus ha posto fine a qualsiasi velleità autocelebrativa del presidente eletto Joe Biden. Anche se, siamo certi, di feste ce ne saranno eccome tra Washington, New York e Los Angeles tanto che, nonostante le “restrizioni”, il futuro presidente ha già fatto le sue scelte in termini di stile. Biden infatti vestirà Ralph Lauren, secondo il Women’s Wear Daily – monopetto a due bottoni, blu scuro con una camicia bianca – una mossa che ha suscitato speculazioni ma che ha a che fare con un’immagine classica e di massa dell’America. Dall’elegante smoking per la notte degli Oscar fino al completo da lavoro, Ralph Lauren è diventato negli anni un vero e proprio simbolo degli States ed è accessibile a tutti.
Pensate che il primo ballo di inaugurazione ebbe luogo nel 1789 con l’elezione di George Washington. Nel secolo successivo, si sono svolti numerosi balli in varie località, dal Treasury Building al Campidoglio, con biglietti a partire da 4 dollari e party a cui tutti (o quasi) potevano accedere. Durante la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale, i balli divennero invece un affare privato, che dovevano servire per raccogliere fondi per beneficenza a favore degli enti che sostenevano i più bisognosi. Beneficienza che poi si è tramutata in “sostentamento” per le future campagne presidenziali.
Solo tre presidenti hanno annullato il loro ballo inaugurale: Franklin Pierce nel 1853 a causa della recente morte di suo figlio, Woodrow Wilson nel 1913 per colpa della spesa eccessiva, e Warren G. Harding nel 1921 che pensava che un ballo fosse troppo frivolo per una Nazione tanto potente come l’America. Così vennero sospesi fino agli anni Cinquanta quando Harry S. Truman li reintegrò definitivamente. All’inaugurazione di Dwight D. Eisenhower nel 1953, ci furono due balli; per John F.Kennedy nel 1961 ce ne furono quattro in tutto il Paese, per Clinton sei mentre per gli Obama addirittura dieci.