«La mia ultima competizione? 120 chilometri in bici, 4 a nuoto e 42 di corsa. Totale: 15 ore!». Sentire Katherine Kelly Lang raccontare la Kailua-Kona, la più grande gara di triathlon al mondo, ha del surreale. Un po’ per la notizia in sé, un po’ perché non riesco a smettere di pensare che quella che ho di fronte è la Brooke di Beautiful. L’attrice, 54 anni, da 30 interpreta questo personaggio: naturale che le resti cucito addosso.
Ci incontriamo in una stanza con giardino fronte mare di un hotel di Taormina, dove Katherine è venuta per ricevere il riconoscimento della città al FilmFest. È senza un filo di trucco, in infradito e caftano; a pochi metri il fidanzato Dominique Zoida, direttore marketing della rete tv Cbs, sonnecchia su un’amaca.
Sei nata in California, patria di sportivi: non dovrei stupirmi delle tue imprese atletiche… Sono cresciuta a Los Angeles, con un padre campione di salto con gli sci e una madre olimpionica di nuoto. Ho imparato tutte le discipline immaginabili (ride, ndr), ma a un certo punto mi sono innamorata dell’equitazione e per 20 anni ho fatto gare di cross country.
Oggi invece ti dedichi al triathlon: quanto è impegnativo? Occorrono un’ottima preparazione di base, sangue freddo, concentrazione, prontezza di riflessi, capacità di reazione agli imprevisti. E tanta determinazione. Mi piace essere sana e forte. Ho appena fatto una gara anche qui in Italia, a Pescara.
Da ragazza sei apparsa in molti video del gruppo musicale dei Beach Boys. Ero sempre in spiaggia, così mi prendevano per fare la comparsa sul surf. Ho girato il primo film a 17 anni, ero la fidanzata di Patrick Swayze in Skatetown U.S.A., poi negli anni ’80 ho interpretato particine in tante serie tv, persino in Happy days.
Finché non è arrivato Beautiful. Quando ho iniziato, sapevo che i coniugi Bell, che lo hanno inventato e prodotto, erano i maestri delle soap opera. Ma nessuno all’epoca immaginava che sarebbe diventato un fenomeno mondiale. Oggi ha 36 milioni di spettatori al giorno in 100 Paesi del mondo: è una cosa pazzesca.
Alcuni celebri volti della soap sono andati via, a partire da Ridge, l’amore della vita di Brooke. Tu invece ci sei ancora. Il primo contratto che ho firmato durava 4 anni: allora lo consideravo già una specie di “per sempre”. Quando sono scaduti i termini ho detto: ok, firmo per altri 3 anni. E a furia di ripeterlo, eccomi qui (ride, ndr). Nel frattempo, mi sono sposata e ho avuto dei bambini: sono fortunata, faccio un lavoro che si concilia con la vita privata.
Com’è la tua settimana tipo? Registriamo dal lunedì al venerdì, per 3 settimane su 4, da sempre. Il venerdì ricevo le sceneggiature di tutte le puntate della settimana successiva, ma di solito leggo solo quella del giorno dopo, per non farmi influenzare. La tabella di marcia è serrata. Poi però ci sono anche i periodi di ferie in cui riesco a staccare.
Interpreti il tuo personaggio da 30 anni: cosa ne pensi? Brooke mi fa molto arrabbiare, vorrei che evolvesse. All’inizio era una chimica bravissima, poi è diventata una business woman. Però si è persa dietro alla sua ossessione per Ridge, è diventata inutile. Chiedo spesso agli sceneggiatori quando tornerà a essere una donna forte. Ma per praticità loro preferiscono che i personaggi restino su un binario fisso.
Il pubblico ti confonde con Brooke? La gente mi vede in questo ruolo da sempre e ormai mi identifica con lei. Ma io non sono come Brooke. Per fortuna Instagram e Twitter mi hanno salvata: lì posso mostrare chi sono veramente.
Frequenti ancora Ron Moss da quando ha lasciato la soap ed è stato sostituito nel ruolo di Ridge? Certo, siamo molto amici: le volte in cui ci vediamo non parliamo di Beautiful. Ron è felice e si dedica alla sua musica.
Dopo 2 mariti e 3 figli, oggi hai un fidanzato molto più giovane di te. Il fatto che io abbia un compagno come Dominique non è un problema per i miei figli: vedono che mi vuole bene e sono felici per me. Mi sento più libera di fare le mie scelte, ora che sono cresciuti. I due maggiori vivono da soli a Los Angeles, il terzo invece è ancora in casa con noi.
Com’è il vostro rapporto? Stanno attraversando la fase in cui si chiedono cosa fare della loro vita, e io li incoraggio a seguire la strada che desiderano. Mi manca però il fatto non avere più figli piccoli. È un periodo bellissimo, in cui tutto è fresco, e tu vedi le cose attraverso i loro occhi.
Ti risposeresti? No, io e il mio compagno veniamo entrambi da un divorzio e concordiamo sul fatto che non ci serve un altro matrimonio. Ma siamo praticamente inseparabili, viaggiamo insieme anche per lavoro. Da 4 anni ho una società con una designer australiana, creiamo caftani, e Dominique cura la parte di e-shopping.
Perché ha scelto i caftani? Li indosso da quando sono ragazzina, ho sempre avuto uno stile bohémienne anni ’70, adoro quei tessuti svolazzanti dai colori intensi.
Oltre all’impegno in Beautiful, hai spazio per il cinema? Ho appena finito di girare Diabolika di Walter D’Errico, in Puglia. Il film uscirà presto in Italia. Io recito la parte della strega.