Che cosa combina Beyoncé Knowles? La cantante, considerata un’icona del mondo gay, si è esibita in uno spettacolo dal vivo a Dubai. Non lo avesse mai fatto: sui social network è esplosa una polemica, con i fan che la accusano di tenere più ai soldi che ai diritti civili.
Erano quattro anni che Beyoncé non si esibiva più dal vivo. L’ultima volta era stata nel luglio del 2018, sul palcoscenico del Global Citizen Festival a Johannesburg, in Sudafrica. Ora, però, l’ex Destiny’s Child ha regalato uno show indimenticabile agli invitati di un hotel di lusso di Dubai, l’Atlantis The Royal. Lo scopo: fare pubblicità alla struttura, che pur di avere la star americana avrebbe pagato ben 24 milioni di dollari.
Beyoncé a Dubai: uno spettacolo indimenticabile
Lo spettacolo si è svolto davanti a un pubblico selezionatissimo. Beyoncé si è esibita per circa un’ora e mezza cantando alcuni tra i suoi più grandi successi, come: Halo, XO, Crazy in love, Naughty girl, Drunk in love, Freedom, Be alive, Ave Maria, Beautiful Liar e Countdown. Durante lo show la cantante ha anche duettato con sua figlia Blue Ivy Carter sulle note di Brown skin girl. Ad assistere all’evento c’era tutta la sua famiglia: il marito rapper Jay-Z, i gemelli Rumi e Sir, la madre della cantante, Tina Knowles Lawson, e il padre Matthew Knowles. Presenti anche diversi invitati vip, come Rebel Wilson, Nia Long e Kendall Jenner.
Il concerto doveva rimanere top secret
A Dubai Beyoncé ha dato il meglio di se stessa. La cantante si è esibita in mezzo a bellissime coreografie, fuochi d’artificio e scenografie teatrali. Il concerto avrebbe dovuto rimanere top secret. Ma alcuni invitati sono riusciti a registrare un po’ di video di nascosto e a condividerli su internet. Non lo avessero mai fatto: i milioni ricevuti da Beyoncé come compenso le si stanno rivoltando contro come un boomerang. Infatti, sui social network è esplosa una polemica con tanto di interventi dei maggiori leader mondiali della lotta per i diritti Lgbtq+.
Beyoncé a Dubai: le critiche della comunità Lgbtq+
«Il concerto a Dubai della star vincitrice di Grammy getta un’ombra sul suo sostegno a lesbiche e gay», ha affermato Bev Jackson, il co-fondatore del gruppo di difesa britannico LGB Alliance. Ha aggiunto: «Beyoncé è una grande icona per molte persone gay. Siamo profondamente delusi dalla sua scelta di tenere un lucroso concerto in un Paese dove gli atti omosessuali sono un reato penale, potenzialmente punibile con la morte».
«Non hai bisogno di tutti quei soldi, perché lo hai fatto?»
Su Twitter i fan di Beyoncé si chiedono perché la cantante di Crazy in Love, che è ricchissima, abbia accettato di esibirsi in circostanze controverse. «Quando sei così ricca in gran parte, se non del tutto, grazie alla feroce lealtà dei fan Lgbtq+, quale somma di denaro è semplicemente troppo da rifiutare per esibirsi in un Paese omofobo?», ha scritto un utente. Un altro ha suggerito: «Beyoncé non è un’alleata Lgbtq+ quando si esibisce per soldi a Dubai pur non avendo letteralmente bisogno di un centesimo».
L’album Renaissance è dedicato alla comunità Lgbtq+
Beyoncé ha dedicato il suo album, Renaissance, al suo defunto zio Johnny e alla comunità Lgbtq+. A Dubai non ha cantato nessun brano dell’album. Tuttavia, la sua esibizione sta facendo dubitare i fan sul fatto che la cantante sia davvero una loro alleata. «Quindi aspetta, fammi capire bene», ha scritto un utente, «Beyoncé esce con un intero album dedicato alla comunità Lgbtq e poi va a esibirsi per la prima volta dopo anni a Dubai?! La stessa Dubai che è veementemente omofoba?». Un altro ha risposto: «Non puoi dire di essere un alleato della comunità Lgbtq+ quando prendi soldi da un paese che uccide le persone perché sono gay». Un’altra persona ha aggiunto: «Siamo onesti, ora a Beyoncé non frega niente dei diritti lgbtq+, ha visto un grosso assegno e l’ha preso». Chissà la cantante come si difenderà.