A sorpresa, la top Bianca Balti torna sul palco dell’Ariston per consegnare i premi della critica nell’ultima serata di Sanremo. «Mi hai regalato una fantastica emozione» dice con il suo sorriso aperto a Carlo Conti, che ribatte «E tu a noi». E lei si prende tutto l’applauso caloroso del pubblico.
Ancora una volta la Balti sceglie di mostrarsi in tutta la sua autenticità con un look pulito firmato Ermanno Scervino, e senza orpelli che nascondano gli effetti delle chemio appena concluse. E così lancia un messaggio di accettazione, che potrebbe trasformarsi in uno stimolo per tutte le donne che si trovano nella stessa situazione. Ma la sua delicatezza è tale che – all’Ariston come sui social – mai dalla sua bocca è uscita una frase del tipo “fate come me”. Ognuna (ma è il caso di dire anche ognuno) è libero di vivere la malattia come meglio si sente, così sembra suggerire la luminosità abbagliante di Bianca.

Il look della Balti alla finale del Festival
L’abito, indossato da Bianca Balti nella finale di Sanremo, è custom made Ermanno Scervino. È composto da due pezzi distinti: il body-corsetto, in raso di seta, con struttura, steccatura e impunture, ispirate ai corsetti di fine Ottocento; l’abito, invece, è confezionato in chiffon crêpon, con un design essenziale sulla parte anteriore. Sul retro, invece, presenta un lungo strascico che parte dalle scapole e si sviluppa alla fine di un intreccio di lacci. Un abito che incarna a pieno la nuda essenzialità della top model.
Bianca Balti illumina Sanremo
Elegante, leggiadra, radiosa. Bianca Balti entra in scena a Sanremo, e l’Ariston si illumina della sua luce. Una luce talmente intensa da offuscare le pietre preziose di abiti (nell’ordine Valentino, Giorgio Armani Privé, Fendi Couture, Roberto Cavalli) e gioielli (Bulgari), indossati per la co-conduzione della seconda serata del Festival.
Tutto merito di quel sorriso contagioso di chi ha dichiarato in conferenza stampa di voler “celebrare la vita“. E di quegli occhi cristallini spalancati sul mondo che, dopo una diagnosi di cancro e la fine delle chemioterapie, per lei avrà un colore nuovo.

Bianca Balti a Sanremo non parla della malattia
Che il mondo non ha smesso di essere colorato, Bianca ce lo ha dimostrato più volte attraverso il suo profilo Instagram, divenuto un diario social della malattia da quel settembre 2024 in cui ha scoperto di avere un cancro alle ovaie.
Lungi dall’essere narcisistica, la sua scelta di condivisione si è rivelata ben presto un esempio e di forza e coraggio per tutte le donne che si trovano nella stessa condizione. O “per tutti gli uomini” come ha precisato con ironia la top model a Conti, che sul palco di Sanremo, le ha ricordato come il suo vissuto può essere d’aiuto ad altre donne.
Si può sorridere nonostante il cancro, o almeno si può provare a farlo: così sembra dire la Balti dai social. E l’invito è rivolto anche a chi legittimamente di fronte alla malattia non si sente “guerriera” come lei (tra l’altro è uno dei termini usati dagli oncologi per definire il modo di reagire al male). E così, sorriso dopo sorriso quell’entusiasmo, che Bianca sulle scale dell’Ariston definisce essere “troppo”, finisce per contagiare tutti quanti. Del resto, la spontaneità – quando c’è – si sente, e arriva ben oltre gli schermi di telefoni e televisori!

Bianca Balti a Sanremo senza parrucca
La spontaneità di Bianca Balti è tale che a Sanremo si è mostrata con l’alopecia dovuta alla chemioterapia. Niente turbante né parrucca, nonostante un modello con lunghi capelli veri e riga in mezzo, realizzato su misura per lei.
Voglio mostrare al mondo intero il potere che il mio nuovo look possiede.
E se questo mostrare con dignità una testa priva di capelli riuscisse a “normalizzare” uno degli effetti più temuti della chemio? Facile con quel viso, si potrebbe obiettare, ma non deve essere altrettanto facile accettare il cambiamento per una persona che con l’immagine ci lavora.
Eppure la spontaneità della modella lodigiana, che posta storie Instagram durante la rasatura della testa, è un’immagine di grande potenza corale. Come a dire: si può portare l’alopecia con dignità senza perdere se stesse. Un messaggio di autenticità che Bianca Balti porta a Sanremo con i suoi look in cui tra l’altro sceglie di non portare ciglia finte né disegnare le sopracciglia (la cui caduta fa parte degli effetti collaterali della chemioterapia).

Un sorriso che vale più di 1000 monologhi
Qualcuno a casa si aspettava una parola sul tumore? Se questo sarà il Festival del “no monologhi”, come espresso più volte da Carlo Conti, lo stesso presentatore nel corso della serata tradisce la sua scaletta, invitando più volte la Balti a parlare dell’esperienza vissuta tra ospedali e referti oncologici.
«Non vengo a Sanremo a fare la malata di tumore» aveva dichiarato Bianca in conferenza stampa. E così è stato, dimostrando che si può parlare di tumore anche non profferendo alcuna parola di oncologia. Quel sorriso a 75 denti, quello sguardo luminoso e quelle piccole gaffe (ansia?) valgono più di 1000 monologhi, riuscendo a ricordarci che c’è vita nonostante il cancro.

E una cicatrice portata con dignità
Per l’ultimo cambio di abito, Bianca Balti a Sanremo indossa una creazione Roberto Cavalli che sull’addome mostra con nonchalance la lunga cicatrice dell’intervento in cui le hanno asportato il tumore alle ovaie. Se con quel taglio e quella testa calva non è certo l’emblema della classica mannequin, come lei stessa ha dichiarato sui social («con una lunga cicatrice che mi attraversa lo stomaco e senza capelli, non incarno lo stereotipo della modella»), di certo Bianca è la testimonial di un male che si può affrontare non perdendo di vista se stesse.
In un mondo di apparenza dove l’aspetto è l’unica cosa che conta, Bianca Balti riesce a mandare un messaggio che arriva al cuore di tutti noi.

In alto un’immagine di Bianca Balti alla conferenza stampa di Sanremo.