Stanca della fiumana di commenti, critiche e like, Billie Eilish dice basta e cancella tutte le app dei social media dal suo smartphone. Una decisione emblematica per una nativa digitale che si è nutrita di Internet e che anche grazie al web deve il suo successo planetario. La sette volte vincitrice del Grammy ha scelto di “disintossicarsi” dai social per preservare il proprio equilibrio mentale.
“Ho cancellato le app dal mio telefono”
Durante l’intervista nel podcast “Conan O’Brien Needs a Friend” insieme al fratello Finneas, la popstar 21enne ha ammesso: “Ho cancellato tutto dal mio telefono, non lo guardo più. Il che è un grosso problema per me”.
L’infanzia ai tempi di Internet
La cantante statunitense di “Happier Than Ever” ha spiegato com’è stato crescere e formarsi negli anni del web. “Non ero una bambina iPad, grazie a Dio, – ha detto la cantante – ma onestamente mi sento come se fossi cresciuta nel tempo perfetto di Internet che non era ‘così Internet’, da non avere un’infanzia: quando ero piccola, facevo cose tutto il tempo”.
La fama ha cambiato tutto
“Poi, quando sono diventato una pre-adolescente, – ha proseguito la cantante di ‘Bad Guy’ – c’erano gli iPhone, e quando sono diventato un po’ più grande, c’era tutto ciò che c’è oggi. Ma essendo una pre-adolescente e un’adolescente quella era la mia gente, su Internet io ero una di loro”. Tuttavia, man mano che la sua fama è cresciuta, Billie Eilish non si è più ritrovata in quel mondo: “Dentro di me, mi sentivo come se non fosse cambiato nulla, ma all’improvviso sono diventata un personaggio di Internet e lentamente i video che guardavo e le cose che vedevo su Internet parlavano di me. Che schifo, che puzza, non mi piace“.
“Il web di ti rende credulone”
C’è un’altra cosa del web che “fa impazzire” Billie Eilish: “Quanto Internet ti renda credulone”. “Credo a tutto ciò che leggo sul web – ha spiegato la popstar -. E so per certo che è stupido e non dovrei farlo perché ho la prova che non è tutto vero. Quasi niente di tutto ciò è vero”. “Sono, tipo, piccole cose, come piccole bugie bianche che vanno oltre la testa di tutti, ma tutti ci credono.”