Billie Eilish è diventata famosa giovanissima. Il suo primo album When We All Fall Asleep, Where Do We Go?, uscito a marzo del 2019 e scritto in cameretta con il fratello Finneas, è stato un esordio da record: un successo globale che ai Grammy Award del 2020, i più importanti premi musicali americani, l’hanno resa la più giovane artista nella storia della musica nonché la prima donna in assoluto ad aggiudicarsi la vittoria nelle quattro categorie principali.
Si è infatti portata a casa il premio per l’album dell’anno, registrazione dell’anno, canzone dell’anno e miglior artista esordiente. Ha anche vinto la statuetta per il miglior album pop vocale: tutto questo a soli 17 anni. Il suo pop dalle venature un po’ dark, come i suoi video, l’hanno resa immediatamente una portavoce della Generazione Z, soprattuto per il modo in cui mescola sentimenti contrastanti, dalla malinconia alla depressione, dalla voglia di sperimentare alle brutte esperienze amorose. Canzoni come “bad guy” e “All the Good Girls Go to Hell” descrivono bene quelle esperienze, e sono diventate ben presto degli inni generazionali.
Dagli abiti maschili sempre larghi…
A renderla una popstar differente dalle altre, poi, c’era il look. Per distanziarsi dall’immagine zuccherosa o iper sexy di molte sue colleghe del presente e del passato, Billie Eilish ha infatti puntato su uno stile che prendeva a piene mani dall’hip hop anni Novanta, “nascondendosi” in completi da uomo sempre larghissimi che non lasciavano intravedere le forme del suo corpo. «Se non sapete cosa c’è sotto ai vestiti non potete giudicarmi», aveva detto a Vogue Australia nel giugno del 2019, mentre in una pubblicità di Calvin Klein dello stesso anno la si sente dire: «Non voglio mai che tutti sappiano tutto di me. È per questo che indosso sempre abiti larghi. Nessuno può avere un’opinione [sul mio corpo, ndr], perché nessuno ha visto cosa c’è sotto i vestiti». Ora, invece, a due anni di distanza da quelle dichiarazioni, arriva il cambio di look, come sempre succede nella migliore storia del pop.
… alla rivendicazione della sua femminilità
A marcare l’entrata di Eilish, oggi 19enne, nell’età adulta c’è un nuovo colore di capelli. Era diventata famosa per le decolorazioni, soprattutto quella verde acido, diventata un trend: ora sono biondi ossigenati e il selfie con cui ha debuttato il nuovo look su Instagram è diventato il post che ha raggiunto più velocemente il milione di like nella storia della piattaforma. C’è una nuova canzone, “Your Power”, che anticipa il nuovo album Happier Than Ever, in uscita il prossimo 30 luglio, una ballata che racconta di una storia finita male tra una persona molto giovane e una più adulta, e c’è un servizio fotografico su Vogue Uk, dove Billie Eilish appare per la prima volta in versione pin-up, fotografata da Craig McDean.
Ora la ragazza sembra non aver paura di mostrarsi in tutta la sua femminilità, come racconta nella lunga intervista che accompagna le foto: «Adesso mi sento più una donna», dice a proposito del difficile rapporto con il suo corpo e di come le ragazze di oggi cercano un faticoso equilibrio tra i loro desideri e il modo in cui la società le guarda (e le giudica). E parla anche delle relazioni abusive, come quella che ha ispirato “Your Power”: «Non importa chi sei, qual è la tua vita, la tua situazione, chi sono le persone che ti circondano, quanto sei forte, quanto sei intelligente. Puoi sempre essere sfruttato. Questo è un grosso problema quando si parla di abusi domestici o di stupro “legale”: anche le ragazze molto sicure di sé si trovano in situazioni in cui si chiedono, “Oddio, sono la vittima qui?”. Ed è così imbarazzante e umiliante e demoralizzante essere in quella posizione, credi di sapere tante cose e poi realizzi che sei una vittima di abuso». Ai più grandi il cambio di look potrà ricordare Madonna o Lady Gaga, ma per i suoi coetanei è il messaggio che conta: e se c’è una che sa interpretare bene lo spirito del tempo, tra attivismo e vita vissuta perennemente connessi, quella è proprio lei.