Molto rumore per nulla, semplice satira o body-shaming? Si è alzato un gran polverone sul caso che coinvolge la giornalista Rai Giovanna Botteri e la conduttrice Michelle Hunziker a causa di un servizio andato in onda a Striscia la Notizia. Ecco come è andata.
Il servizio che ha suscitato la polemica
Martedì 28 aprile Striscia la Notizia ha realizzato un servizio dando risalto alle critiche e agli sfottò che circolano su siti e social contro Giovanna Botteri, appellata come poco elegante e trasandata, soprattutto a causa di una capigliatura “leonina”. Nel servizio di Striscia si dice che c’è chi pensa che da una giornalista dalla televisione di Stato ci si potrebbe aspettare più cura dell’aspetto fisico visto che si propone ogni sera a milioni di telespettatori: è questione di rispetto non di look. Secondo alcuni spettatori Michelle Hunziker e Gerry Scotti sono stati troppo pesanti e offensivi verso la Botteri. Ed è partita la polemica.
La risposta di Striscia
«Diciamo subito che per non cadere nell’errore sarebbe bastato ascoltare il rientro in studio di Gerry Scotti: “Brava, brava Giovanna, vai avanti così nel tuo importante lavoro e non badare a chi sta a guardare il capello…» riporta il comunicato rilasciato da Striscia che sottolinea come il tg satirico si sia semplicemente incaricato di portare alla luce quello che in realtà da tempo accade sui social. «Siamo stati accusati di aver fatto volgare ironia sul suo aspetto fisico. In realtà è da tempo che su alcuni media e nei social Giovanna Botteri viene presa di mira per il suo look, a detta di molti non particolarmente curato. E il servizio di Striscia, partiva proprio da questo per mostrare come Giovanna nell’ultimo collegamento da Pechino avesse sfoggiato una nuova pettinatura, quasi a smentire le critiche malevole piovutele addosso. Insomma, parliamo di cose serie e certamente il bodyshaming lo è e va combattuto con ogni mezzo, ma non confondiamolo con una messa in piega».
La versione di Michelle Hunziker
La stessa conduttrice Michelle Hunziker, che attraverso la fondazione Doppia Difesa fondata insieme all’avvocato Giulia Bongiorno aiuta chi ha subìto discriminazioni, abusi e violenze, con una storia su Instagram definisce fake news la ricostruzione dell’attacco al programma di Canale 5: «Si è alzato un polverone incredibile su una fakenews. Dicono che noi abbiamo offeso pesantemente una giornalista Rai, Giovanna Botteri. Cosa assolutamente non vera. Con Striscia la Notizia abbiamo mandato in onda un servizio a favore di questa giornalista, dicendo che tanti media e molti social l’hanno presa in giro per il suo look e noi invece prendiamo atto che si è fatta un’ottima e bellissima messa in piega. Questo non è attaccare una persona, ma rimanere nei toni di Striscia come sempre e soprattutto non è bodyshaming. E cerchiamo di andare a vedere e verificare prima di accusare».
Per difendere la Hunziker si mette di mezzo la Littizzetto
Nel frattempo Michelle Hunziker ha raccolto insulti e commenti severi. Perfino la giornalista Tiziana Ferrario ha pubblicato su Twitter un post al vetriolo: «Hai 43 anni, sei una donna matura e ti comporti come un’oca. Non si pigliano in giro gli altri. Si chiama bullismo. Pensa, prima di leggere quello che gli autori ti scrivono. Chiedi scusa a #GiovannaBotteri e cresci. È ora!».
A difesa della Hunziker, Strisci ha condiviso sui social lo stralcio di una puntata di Che tempo che fa, andata in onda l’8 marzo su Rai Uno, in cui la co-conduttrice Luciana Littizzetto commentava: «Mi piacerebbe che dicessero che si può fare qualcosa per i capelli di capelli di Giovanna Botteri inviata della rai da Pechino. Sono verdi, fosforescenti…».
L’appello di Michelle alla Botteri
La Hunziker ha persino lanciato un appello direttamente a Giovanna Botteri nel tentativo di mettere a tacere (o almeno placare) le polemiche e le accuse nei suoi confronti: «Cara Giovanna a questo punto mi rivolgo direttamente a te perché sta succedendo un putiferio su una notizia completamente falsa. Dicono che Striscia abbia fatto un servizio per offenderti e invece noi abbiamo fatto un servizio contro i tuoi haters. Tutti parlano ma secondo me non l’hanno nemmeno visto, infatti quando farai swipe up e andrai a vederti il servizio vedrai che alla fine c’è Gerry Scotti che dice: “Brava Giovanna per l’importante lavoro che fai, vai avanti così e non badare a chi va a vedere il capello”. Cioè per me più chiaro di così non si può. Guardatelo, secondo me abbiamo fatto un servizio dalla tua parte, tu che cosa ne dici? Me lo fai sapere per favore? Un bacio, grazie, ciao Giovanna».
La risposta di Giovanna Botteri
La giornalista ha risposto a tutto questo polverone con una lettera, sostenendo il suo diritto a un giornalismo fatto di notizie e non di bellezza: «Mi piacerebbe che l’intera vicenda, prescindendo completamente da me, potesse essere un momento di discussione vera, permettimi, anche aggressiva, sul rapporto con l’immagine che le giornaliste, quelle televisive soprattutto, hanno. O dovrebbero avere secondo non si sa bene chi… Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono. Perché è l’unica cosa che conta, importa, e ci si aspetta da una giornalista. A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno più ragione di esistere. Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti che non la meritano. Invece sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose importanti per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne».
In difesa di Botteri e Hunziker
La faccenda avrebbe dovuto finire con la risposta di Giovanna Botteri. Ma se n’è continuato a parlare.
In soccorso della giornalista è arrivato il sostegno di Fazio che durante la trasmissione Che tempo che fa, quando la Botteri ha specificato sarcasticamente di aver indossato una giacca in suo onore, il conduttore le ha risposto dimostrandole pieno appoggio nella causa: «Ma tu sei sempre elegante, non è la giacca che ti fa elegante, sei tu che fai elegante la giacca».
Mentre Tomaso Trussardi, marito della showgirl, è intervenuto su Instagram per difendere Michelle: «Nella falsa convinzione di difendere una donna ne state brutalmente ferendo e bullizzando altre non colpevoli. L’entità delle minacce (molte di morte) che ci sono state rivolte ed il bullismo anche femminile è stato esponenzialmente superiore a ciò di cui è stata accusata ingiustamente mia moglie […] L’amarezza sta nel constatare che queste accuse nascono da una stampa il cui ruolo dovrebbe imporre di riportare e spiegare i fatti non fomentare odio e distanze».