Se si fa in quattro per renderti felice, è una pizza!” (cit.). Ma se da quattro gli spicchi diventano otto e più e si mettono in centro tavola da condividere non è di semplice pizza che parliamo ma di pizza da… sharing.

Pizza, che passione!

Il bello della pizza, si sa, sta, sì, nel boost di piacere che genera alle papille gustative. Ma non solo. La pizza è un sogno a occhi aperti – tanto che al primo morso già sogni il secondo che è lì a guardarti ammiccando; è una storia d’amore agli esordi, quando hai le farfalle nello stomaco, il cuore a centomila e non pensi ad altro che al prossimo incontro; è il fascino del mistero – il suo segreto è un segreto – e questo la rende ancora più desiderabile; la pizza è il pasto premio di ogni dieta dimagrante e di mantenimento, quello che ti fa sorridere perché te lo sei meritato e che ti motiva a raggiungere l’obiettivo. Ma soprattutto, arrivando allo sharing di cui sopra, è la voglia di stare insieme, e sempre insieme di gustarla.

La pizza fa “Briscola” a Milano

Insomma la pizza è un vero e proprio aggregatore sociale, per parlare con parole rubate a Briscola Pizza Society, il concept fondato a Milano e nato da un’idea di pizza fuori dagli schemi, intesa come un valido strumento capace di unire chiunque intorno a un tavolo.

Credendo nella pizza come prodotto di qualità, ma non nell’ortodossia del realizzarla secondo canoni stabiliti, Briscola mischia le carte in tavola e gira le regole del gioco per dettare le sue. Nei suoi club – non semplici pizzerie, dunque – la pizza si condivide: in ogni vassoio arrivano in coppia due pizze in formato mignon e dai diversi condimenti da menù (a propria scelta, of course!) da dividere in più spicchi per degustarli con gli altri commensali a tavola e assaporare tutti i gusti (o almeno più possibili). Per una social pizza experience a 360°.

Le menti dietro le quinte di questo progetto sono Riccardo Cortese e Federico Pinna che hanno lanciato il progetto qualche anno fa con l’idea di offrire una ristorazione veloce e democratica, ma di qualità e in ambienti piacevoli. (Chissà che non proprio dopo essersi scambiati un occhiolino, un’alzata di spalla o un’arricciatura di narici a un tavolo di Briscola alle prese con un fante, un asso, un tre o un re e una regina!)

Oggi Briscola è per il 53% di proprietà di Argenta Holding sarl, la holding company di Francesco Trapani, e conta 4 location a Milano, nei punti nevralgici della città  – porta Romana, Sempione, Duomo e porta Nuova – e una a Firenze in zona Repubblica. E a queste cinque, si è appena aggiunta una sesta bandierina piantata sempre in terra meneghina.

Nuovo opening a Milano

L’ultimo arrivato sul tavolo di Briscola, ha alzato il sipario in una delle zone più “in” della città, a Moscova, al civico 104 di Corso Garibaldi: 240 metri quadri su tre livelli, ideato e sviluppato dall’architetto Fabio Novembre. Più che una semplice pizzeria, è un club che unisce spirito underground e il senso della comunità, un trait d’union tra i club inglesi e le confraternite universitarie.

Sulle pareti, figure della briscola fuori scala, quasi ritratti di avi immaginari, si alternano a trattamenti al neon rosso, mentre piramidi di luce capovolte illuminano il pavimento percorso dal pattern ingigantito delle classiche carte da gioco. In uno spazio dominato da toni di grigio chiaro, bianco e rosso-bordeaux. Palette cromatica che invita proprio a riunirsi, a scambiare idee, a dividere una pizza e a condividerne i sapori.

E questo non è neanche tutto. Perché per il futuro, si prevede di uscire fuori i confini nazionali e tagliare il nastro all’estero. 

Cos’altro aggiungere, se non l’augurio che raggiungano il massimo “punteggio”… di opening (non al tavolo da gioco!).

Buona partita, Briscola!