Dopo la testimonianza in un tribunale di Los Angeles dello scorso luglio, in cui aveva raccontato le difficoltà e i problemi dovuto allo stato di conservatorship [una forma di tutela legale, ndr] cui è sottoposta dal 2007, Britney Spears è tornata a parlare della sua complicata situazione. Con due post su Instagram pubblicati negli scorsi giorni, la cantante si è rivolta prima, implicitamente, alla sorella Jamie-Lynn, e poi, in maniera decisamente più diretta,al padre Jamie. Come ricorderai, la popstar è oggi nel mezzo di una battaglia legale che la vede opposta al padre, che detiene la sua tutela legale al fianco di un avvocato e del quale lei vorrebbe liberarsi.
Nella sua recente deposizione, per la prima volta la cantante aveva rotto il silenzio per attaccare il padre e quanti nella sua famiglia ed entourage l’avrebbero costretta negli ultimi 13 anni a vivere in una condizione per lei insostenibile. Ha raccontato che era spesso soggetta a punizioni, che è stata costretta a lavorare 10 ore al giorno, sette giorni su sette, che le è stato impedito di vedere i suoi figli e il suo fidanzato, ma anche di essere stata medicata con il litio contro la sua volontà, di essere stata vittima di bullismo durante il suo periodo di riabilitazione e di essere stata rinchiusa nella sua stessa casa sotto la supervisione di una squadra che viene pagata con i suoi soldi per sorvegliarla 24 ore su 24. Ha anche detto che è stata obbligata a portare la spirale nonostante lei e il suo compagno avessero il desiderio di un figlio, un dettaglio che ha lasciato il pubblico sconvolto.
Le accuse alla sorella Jamie-Lynn…
«Non c’è niente di peggio di quando le persone più vicine a te che non ti hanno mai contattato di persona pubblicano cose riguardo alla tua situazione, qualunque essa sia, e parlano di supporto… non c’è niente di peggio di questo! Come osano le persone che ami di più dire qualcosa… hanno anche solo sollevato una mano per aiutarmi allora? Come osi rendere pubblico che adesso ti interessi di me, hai mai allungato una mano quando stavo annegando? No, non l’hai fatto. Se stai leggendo questo post sai bene di chi sto parlando», si legge nel post pubblicato sabato 17 luglio. I fan ci hanno visto un riferimento, nemmeno tanto implicito, alla sorella Jamie-Lynn, che in questi mesi di dibattito intorno alla situazione della cantante, si è espressa più volte condannando le azioni del padre e manifestando il suo supporto a Britney. Dopo qualche giorno, Jamie-Lynn ha postato nelle Stories del suo profilo Instagram una preghiera, un gesto che in molti hanno interpretato come una risposta a quanto pubblicato dalla sorella.
… e al padre Jamie
Molto più diretto, invece, il post dedicato al padre, pubblicato domenica 18 luglio, in cui la popstar 39enne ha praticamente annunciato il suo ritiro dalle scene e si è tolta più di un sassolino dalle scarpe. «Non mi esibirò su nessun palco finché mio padre si occuperà di quello che indosso, di quello che dico, faccio o penso! L’ho fatto negli ultimi 13 anni… preferisco di gran lunga condividere video dal mio salotto di casa piuttosto che dal palco di Las Vegas», ha scritto, «Questa tutela ha ucciso i miei sogni… quindi tutto ciò che mi rimane è la speranza e la speranza è l’unica cosa al mondo che è molto difficile da uccidere… eppure la gente ci prova ancora! Non mi è piaciuto il modo in cui i documentari hanno riportato alla luce momenti umilianti del passato… ho superato tutto questo e lo sono da molto tempo». La battaglia legale è ancora aperta, ma sembra che Britney non abbia più nessuna intenzione di nascondersi dietro al silenzio stampa: vedremo come andrà a finire.