Il New York Times l’ha definita “la prima ballerina assoluta”. Le platee di tutto il mondo l’hanno acclamata. La danza, grazie a lei, è diventata per il pubblico italiano una disciplina pop, non più solo chiusa dentro i teatri. Carla Fracci, scomparsa lo scorso 27 maggio a 84 anni, è stata la stella più luminosa del balletto nostrano. Ora la racconta un film: intitolato semplicemente Carla, è una co-produzione Rai Fiction-Anele e arriverà presto su Rai1. Prima ci sarà un’anteprima cinematografica di 3 giorni, tra l’8 e il 10 novembre (distribuzione di QMI). Con un regalo per le lettrici di Donna Moderna (leggi qui sotto).
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Un balletto tra passato e presente
Alessandra Mastronardi – perfettamente in parte, e non solo per la somiglianza fisica – interpreta Carla Fracci quando torna a calcare il palcoscenico della “sua” Scala insieme a Rudolf Nureyev dopo aver scelto di diventare madre nel momento più fortunato della sua carriera. Il racconto della rentrée è intervallato dal ritratto di “Carlina”, come veniva chiamata in famiglia, e dei suoi inizi: la Milano affettuosamente popolare, il papà tranviere, la dura disciplina della scuola di ballo, i primi successi ma anche le prime rivalità. Ne esce una perfetta coreografia delle stagioni di vita di una donna, capace di affrescare un’esistenza votata al sacrificio – come recita una delle battute del film – in cui l’étoile ha sempre messo se stessa al primo posto.
Un ritratto più vero del vero
Ispirato all’autobiografia Passo dopo passo – La mia storia, pubblicata da Mondadori, Carla si è avvalso della collaborazione della stessa Fracci, del marito Beppe Menegatti e della storica collaboratrice Luisa Graziadei. Il regista Emanuele Imbucci è partito da lì per confezionare un film molto fedele alla storia che racconta, tanto da essere riuscito a girare all’interno dello stesso Teatro alla Scala, prima volta in assoluto per un prodotto di fiction. Il resto lo fa il cast: oltre alla protagonista, nomi più giovani (il “marito” Stefano Rossi Giordani e la “collega” Valentina Romani) e ritorni molto apprezzati (la “mamma” Maria Amelia Monti), in una galleria di volti perfetti.