Non poteva essere che Céline Dion a chiudere nella gloria la cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2024. Nonostante il suo francese non sia l’impeccabile parigino, ma presenti un inconfondibile accento canadese, nessuna è mai parsa più regale davanti alla Tour Eiffel. Forse perché nessuno è più parigino di chi vi giunge da lontano: Dion infatti è nata e cresciuta in Quebec e qui ha cominciato la sua carriera, esibendosi ai pianobar insieme alla famiglia (formata da ben 13 fratelli, un esercito da far invidia ai Jackson 5).
Céline Dion: il successo è un trofeo da meritare
Giovanissima e molto meno matura delle pop star a cui siamo abituati oggi, è stata subito “adottata” dal popolo francese, che ha visto in lei una star dalla “voce divina”. L’esibizione con cui ha conquistato il cuore dei cugini d’oltreoceano è andata in scena al programma Champs Elisees, cui poi è seguita la pubblicazione di due album di inediti slittati immediatamente in cima alle classifiche francesi.
Campionessa della musica, che ha sempre visto come una passione che necessita di duro lavoro e ambizione, Céline Dion non si è mai accontentata. A soli 18 anni si è sottoposta ad un intervento (estetico) di chirurgia odontoiatrica, poi si è iscritta all’École Berlitz per perfezionare migliorare in inglese.
Il suo ritorno, con Les Chansons en Or, è stato l’inizio di una nuova era: a meno di 20 anni, solcava i palchi come un’artista affermata e non più giovane prodigio. Il look raffinato con cui la identifichiamo oggi è arrivato con Incognito, verso la fine degli anni Ottanta, insieme ad un nuovo sound, che si è plasmato al gusto delle radio per conquistare il mondo.
Céline Dion: dall’Eurovision al mondo intero
La svolta è arrivata il 30 aprile 1988, quando Céline Dion ventenne si presentava come rappresentante della Svizzera alla 33esima edizione dell’Eurovision Song Contest. Quella sola esibizione è bastata per conquistare il cuore non solo della Francia ma dell’Europa intera.
Il percorso che l’ha portata a quel punto di svolta è raccontato nel documentario inedito Céline Dion: la nota perfetta, disponibile gratuitamente sulla piattaforma arte.tv, che ripercorre la vita dell’artista competitiva e la sua metamorfosi negli anni. Con un focus su quel capitolo della sua carriera spesso messo in ombra dai traguardi raggiunti successivamente, il documentario racconta la storia di Céline dal concorso che l’ha portata alla partecipazione (con Ne partez pas sans moi) fino al successo planetario.
Gli album inglesi e la fama mondiale
Da allora infatti la cantante non si è più fermata: nel 1990 ha partecipato alla realizzazione del film Disney La Bella e la Bestia (con il brano Beauty and the Beast), vincendo il Premio Oscar e il Golden Globe come Miglior canzone originale e un Grammy Award per la Miglior collaborazione vocale pop.
Nel 1996 ha raggiunto altre vette con Falling all in You, album contenente brani iconici come Because You Loved Me, It’s All Coming Back To Me Now e All By Myself. Canzoni d’amore che hanno incantato il mondo e ancora oggi emozionano gli ascoltatori di ogni età, raccontando l’amore passionale che non conosce limiti né regole.
Céline Dion ne regrette rien: l’amore scandaloso
Un sentimento travolgente che Celine conosce bene: è in questi anni infatti che ha reso pubblica la sua relazione con René Angélil, suo manager e unico partner. Per lui non ha avuto paura di suscitare scandalo nonostante i 26 anni di età che li separavano. È ad Angélil, infatti, che deve tutto ciò che ha. Da quel giorno in cui scoprì il suo talento e la chiamò nel suo studio. Le porse una matita e le disse di cantare come se avesse uno stadio sold out davanti.
Dion non ha esitato: era pronta a rischiare di non vedere più uno stadio pieno di fan. Ma non è andata così. Con Falling All in You ha vinto altri 3 Grammy Awards, seguito da Let’s Talk About Love, l’album contenente il brano più iconico di Dion: My Heart Will Go On.
C’è chi dice che la canzone d’amore di Titanic sia la più importante del secolo: di sicuro è una concorrente competitiva. Per Céline non sono seguiti solo altri stadi sold out, ma 31 milioni di copie vendute, Oscar e il Golden Globe come Miglior canzone originale, due Grammy Award come Miglior Performance Vocale Pop Femminile e come Registrazione dell’Anno.
Céline Dion: la malattia e le pause dalla musica
Da allora ha rilasciato più di 10 album, intervallati solo dai periodi trascorsi a casa con il marito per le nascite dei figli e per gli ultimi anni insieme, dopo la diagnosi che ha portato Angélil alla morte nel 2016. Nel 2022 è arrivata una notizia disastrosa anche a Céline, che dopo un periodo doloroso ha scoperto di soffrire della “sindrome dell’uomo rigido”. Un disturbo neurologico raro caratterizzato da una rigidità fluttuante del torace e degli arti, accompagnato da spasmi muscolari dolorosi. Colpisce circa 1 persona ogni circa 1 milione e non ha cura.
Per un’altra persona si sarebbe trattato di un cartellino rosso, ma non per la diva canadese. Con la tenacia con cui si è ridisegnata a soli 18 anni, a oltre 50 Céline ha cominciato percorsi di cure e fisioterapia dichiarando senza mezzi termini che avrebbe deciso lei e solo lei quando smettere di cantare. Il sogno di fare un tour è stato accantonato lo scorso anno, dopo un annuncio della sorella che ha fatto temere per il peggio: la malattia, nonostante gli sforzi di Céline, sembrava sotto controllo. Alla dichiarazione è seguito il silenzio, il tempo è passato.
Céline Dion, l’inarrestabile
Ma Céline Dion è più forte del tempo e lo ha dimostrato presentandosi a sorpresa sul palco dei Grammy Awards a febbraio. Ed è più forte anche di questa malattia che la vuole veder rinunciare alla sua passione: per annunciare al mondo che chiunque la creda vinta si sbaglia non può bastare un comunicato, lo sa, servono i fatti.
Certe cose non si spiegano a parole, deve trasparire tutto l’amore che ha dentro, tutta la passione per la musica che la rende invincibile. Ecco perché nella notte parigina, illuminata dalle mille luci della Tour Eiffel, dalle lumières caratteristiche, Céine Dion è uscita intonando l’Inno all’Amore. Gloriosa nella sua infinita emozione, impeccabile nella sua sensibilità, che traspariva anche vedendola da una registrazione.
Je me fous du monde entier, Dieu réunit ceux qui s’aiment. Non basta il mondo intero per sconfiggere l’amore. Nous aurons pour nous l’éternité: per chi ama come noi, la morte non è niente. Avremo vita eterna.