È ben diversa da quella che ricorderai la nuova Cenerentola che arriva su Amazon Prime il 3 settembre. Nel film scritto e diretto da Kay Cannon, che aveva già sceneggiato la fortunata saga di Pitch Perfect, Cenerentola è Camila Cabello mentre i panni del principe Robert li veste Nicholas Galitzine, ma la loro storia d’amore è differente da quella tradizionale.
Anche la Fata madrina è cambiata, almeno rispetto a come siamo stati abituati a immaginarla e vederla rappresentata nelle favole e sullo schermo finora: al suo posto c’è infatti Fab G, interpretata meravigliosamente dall’attore afroamericano Billy Porter, già visto nella pluripremiata serie Pose di Hbo (in Italia è su Netflix) che esplora e racconta la cultura del “ball” [le feste con annesse gare di ballo e “vogueing” che si tenevano in clandestinità e raccoglievano le persone socialmente emarginate, soprattutto omosessuali, transessuali e minoranze etniche ndr] che definì la comunità Lgbtq+ nella New York degli anni Ottanta.
Soprattutto, però, è cambiata Ella, la protagonista: è sempre un’orfana, vive in un sottoscala circondata da topolini parlanti ed è sempre costretta a subire le angherie della matrigna e delle sorellastre, ma nel 2021 ha tutt’altre idee su come migliorare la sua condizione. A “salvarla”, infatti, non sarà il matrimonio con un principe, per quanto bello e innamorato, ma la determinazione a inseguire il suo sogno, e cioè diventare stilista. Proprio così, per la nuova Cenerentola la moda svolge un ruolo fondamentale di emancipazione, come succedeva già nel recente Cruella.
L’importanza dei vestiti…
Non è un caso, allora, che a occuparsi dei costumi del film sia stata Ellen Mirojnick, che ha in portfolio serie e film di successo come Bridgerton, Maleficent e The Greatest Showman. Per raccontare la nuova Cenerentola e tutti i personaggi che le gravitano intorno, Mirojnick ha lavorato a una serie di look che potessero esprimere la nuova personalità della protagonista e il suo modo di guardare al mondo. A differenza delle Cenerentola che l’hanno preceduta, la Ella di Camila Cabello non aspira alla vita da reale ma è invece impegnata a costruire il suo marchio di moda.
Il passaggio dell’eroina da sognatrice a imprenditrice crea perciò una narrazione del tutto differente dal passato, come ha spiegato la stessa Cabello a Vogue Us: «È un modo completamente nuovo di raccontare questa storia. Credo che oggi altre fiabe hanno valori più antiquati e non riflettono le donne in modo accurato. Qui Cenerentola ha sogni e ambizioni, e vuole salvarsi, ma non vuole un principe o che arrivi qualcuno a salvarla».
… e del messaggio che trasmettono
Questa modernizzazione si esprime perciò attraverso il suo guardaroba. Per Mirojnick, raccontare la storia di Ella significava partire da zero: «Quando si pensa a Cenerentola ovviamente viene in mente il vestito azzurro, le scarpette di cristallo e così via, ma non è così che abbiamo affrontato questa storia. Questa è una rivisitazione del tutto nuova, quindi volevamo dare una svolta e abbracciare un nuovo punto di vista, che promuovesse l’emancipazione femminile e l’individualità», ha spiegato sempre a Vogue.
Quindi niente vestiti da sogno? Al contrario. Il film è pieno di abiti meravigliosi, come quelli che si vedono al ballo in cui sono invitate le principesse da tutto il mondo e che rispecchiano e omaggiano la cultura di ognuna di loro: Mirojnick avrebbe voluto che fossero realizzati da designer provenienti dai Paesi coinvolti, ma la pandemia ha reso difficile l’operazione. Il suo team, comunque, ha cercato di ricrearne la versione più fedele alle tradizioni locali.
Oltre agli abiti da ballo, ci sono anche i look quotidiani di Ella, che sembrano rubati alla tendenza del cottagecore che ha impazzato nell’ultimo anno, tra bustini e gonne in colori neutri arricchiti da cinture che danno un tocco di modernità, fino al tailleur pantalone azzurro che è la prima opzione che le viene proposta da Fab G per renderla «una vera donna in carriera». E proprio Fab G ci regala altre soddisfazioni in fatto di look: come ha fatto più volte lo stesso Porter sui red carpet, dagli Oscar al Met Gala, la sua versione della Fata è dorata, e il suo abito, che si ispira alle forme di una farfalla, incorpora elementi maschili e femminili, con tanto di stivali glitterati firmati Jimmy Choo. Pronta a divertirti con questa nuova versione della favola più tradizionale che c’è?