Debutta il 27 maggio, alle 21.15 su Sky Atlantic Cercando Alaska, la nuova miniserie (sono otto puntate) creata da Josh Schwartz e Stephanie Savage, gli autori di due serie di grande successo, The O.C. e Gossip Girl, e tratta dall’omonimo romanzo di John Green.
La prima puntata inizia subito con l’ossessione curiosa di Miles Halter: ricordare a memoria le ultime parole pronunciate dai personaggi famosi prima di morire. E quelle che gli rimangono più impresse sono quelle dello scrittore francese François Rabelais: «Vado a cercare un grande forse». È proprio da qui che inizia la storia del giovane adolescente alla continua ricerca di tutti i “perché” della vita. Non solo dei “forse”. Ecco perché lascia la Florida per trasferirsi in Alabama, dove inizia a frequentare la prestigiosa Culver Creek e conosce Chip, detto Il Colonnello, suo fedele compagno di stanza, Takumi, un giovane di origine giapponese esperto di informatica, ma soprattutto Alaska Young, una stupenda ragazza ribelle ossessionata dagli stessi dubbi.
Alaska è tormentata anche da quella che definisce «la biblioteca della sua vita», una quantità esagerata di volumi, manoscritti e libri di illustri scrittori e pensatori che acquista ogni estate ai mercatini. Come in ogni buona serie teen che si rispetti, grande rilievo ha la storia d’amore tra la bella Alaska e l’intellettuale Miles che si alleano nel disperato tentativo di uscire dal «labirinto della sofferenza» che caratterizza la vita umana, come si raccontano rifacendosi alle parole di Gabriel Garcia Marquez.
Cercando Alaska è un teen drama diverso da tutti gli altri ed è per questo che è piaciuto moltissimo anche al pubblico adulto americano. Si tratta infatti di una serie pronta non solo a ritrarre la spensieratezza e la goliardia della vita dei giovani ospiti del campus universitario, ma anche a confrontarsi con le paure, le insicurezze, le difficoltà e gli aspetti più vulnerabili dell’adolescenza.