I  capelli sono come gli uomini: meglio conoscerli bene. Se non tutti, almeno i propri. Ma, mentre le tipologie dell’altra metà del cielo sono infinite e spesso incomprensibili, gli strumenti per conoscere le nostre chiome non mancano. Un grande aiuto in questo percorso verso una rinnovata consapevolezza tricologica ce lo dà Serena Porcelli, che con il suo libro appena uscito Hair Therapy (Rizzoli) ci introduce nel mondo della filosofia sciampistica. Un viaggio diviso in 3 tappe – prima, durante e dopo lo shampoo – con un’approfondita appendice sugli impacchi da autoprodurre con ciò che avete in casa, yogurt, argilla, zenzero, e, se munite di una dispensa bizzarra, anche la cassia obovata, di solito posizionata accanto al caffè. 

Cosa ti spiega Lasciampista

Voi li chiamate lisci ma sono lissotrichi, pensate di averli ondulati ma dovreste dire limotrichi, e voi riccioline siete delle perfette ulotriche. Essere consapevoli di cosa si ha sulla testa (oltre che dentro, ma questo è un altro discorso) è basilare per affrontare l’acquisto del prodotto adatto. Quando l’offerta è cosi ampia, tra articoli per le più disparate caratteristiche (normali, fini, crespi, grassi, secchi, colorati, trattati, bianchi) e con promesse più o meno mantenibili (nutriente, ricostituente, anticaduta), scegliere non è facile. Serena vi aiuta in questa analisi, per essere certe di acquistare il giusto flacone per le vostre fibre di natura proteica costituite da cheratina. 

No al mollettone e altre regole che non sospettavi

E si arriva al momento topico, in tutti i sensi: lo shampoo. Sfogliando questo libro avrete una rivelazione, anzi più d’una. Lavate sempre i capelli sotto la doccia? Sbagliato. Pettinate i capelli sotto il getto d’acqua dopo averli cosparsi di balsamo? Siete da denuncia. Li sfregate con un asciugamano di spugna? Vivete nella colpa. Insomma, imparerete che un’attività naturale, il lavaggio dei capelli, può e deve diventare un momento per prendersi cura di sé – lasciate fuori dal bagno mariti, figli, cani e problemi – e della propria unicità, perché tutto parte dalla testa. «Credo nei capelli come strumento verso la consapevolezza» scrive Serena sul suo profilo Instagram La Sciampista, con cui si fa beffe di chi pensa che sia lecito usare in forma dispregiativa una parola che indica un rispettabile mestiere. Insieme a lei scoprirete cosa c’è dietro i parabeni, perché non dovete mai rinunciare al balsamo e perché l’automassaggio è l’unica arma contro la regola numero uno dell’hair club: “I capelli cadono, come le chiappe”. Menzione d’onore alle righe contenenti l’attacco al mollettone o pinza, che dir si voglia: il male assoluto.