Ai più attenti non erano sfuggiti i volti tirati, gli sguardi distanti e la tensione tra Colin Firth e la moglie Livia sugli ultimi red e green carpet. Ma tutti speravano che, come avevano già risolto un paio di anni fa una crisi profonda, avrebbero superato anche questo momento difficile. Ma non è stato così e con un laconico comunicato stampa inviato ai media inglesi (la coppia risiede a Londra) è stata annunciata la fine del loro matrimonio: l’attore 59enne e la produttrice cinematografica che ha appena festeggiato 50 anni si sono detti addio. «Colin e Livia Firth si sono separati. Restano amici e rimangono uniti nel loro amore per i figli. Chiedono di rispettare la loro privacy. Non ci saranno altri commenti».
L’addio è arrivato 17 mesi dopo l’unica tempesta coniugale (e poco mediatica) causata da una breve relazione di lei con un giornalista italiano, amico d’infanzia, Marco Brancaccia, ex corrispondente Ansa dal Brasile, che si è trasformata poi in una denuncia per stalking presentata dai Firth dopo che «il signor Brancaccia ha portato avanti per diversi mesi una spaventosa campagna di molestie». Una storia che si era “consumata” tra il 2015 e il 2016, durante un primo periodo di separazione tra Colin e Livia, che sembrava aver invece riunito la coppia ma che aveva avuto strascichi giudiziari: Brancaccia infatti fu messo sotto indagine con l’accusa di stalking ma rispose con una controquerela per calunnia e diffamazione. La vicenda si chiuse a luglio 2018 con il ritiro delle accuse e un accordo extragiudiziale «per il bene delle rispettive famiglie», ratificato nell’ottobre successivo. Pensate che l’attore premio Oscar con Brancaccia si comportò da “vero signore”: al primo che via mail gli confessò il rapporto con sua moglie, rispose con parole di comprensione: «Ho capito che soffri anche tu». Colin Firth ha fatto di tutto per cercare di ricucire il rapporto con l’ormai ex moglie di cui si dice ancora innamorato.
Si erano conosciuti nel 1995 durante le riprese del film “Nostromo” e si erano sposati due anni dopo. Poi sono arrivati i figli, Luca e Matteo, e le battaglie sociali per l’ambiente. Insomma una storia d’amore non solo fatta di glamour e luccichii ma anche di sostanza e umanità quella tra Colin e Livia Firth, che si dividevano tra Londra, Hollywood e la loro casa in Toscana. L’attore britannico, in polemica Brexit e con cittadinanza italiana aveva perfino paventato l’idea di un trasferimento in Italia. Certo, quando le “cose” andavano bene…
Oggi le fan di Colin Firth, che non avevano mai “superato” il tradimento della moglie nei confronti di uno degli attori più bravi, affascinanti e sensibili in circolazione, fanno schizzare le ricerche di Google e le tendenze di Twitter a suon di festeggiamenti per «il ritorno di Mr. Darcy sul mercato». In barba a qualsiasi solidarietà femminile le sostenitrici del premio Oscar non hanno mostrato il minimo dubbio nel decidere con chi schierarsi: contro l’ex moglie, giudicata «colpevole» di aver tradito uno come lui.
Come mai piace tanto Colin Firth? Intanto perché è uno di quegli “esemplari” maschili che più invecchiano e più diventano interessanti. In secondo luogo perché è quel mix perfetto tra gentleman e sex appeal (merce decisamente rara al momento!) e infine perché arriva sempre secondo, il che gli garantisce il nostro appoggio incondizionato: «Fregatene, Colin, il mondo è pieno di Bridget Jones» scrive su Instagram una follower innamorata di lui dai tempi di Mark Darcy e del maglione di Natale con la renna!