Per fare visita al Santo Padre occorre un abbigliamento adeguato: ci si deve attenere a quello che gli inglesi chiamano dress-code. Le ‘indicazioni’ riguardano soprattutto le signore mentre per gli uomini sono banditi i pantaloni corti ed è consigliabile l’abito scuro.
Le donne dovrebbero indossare un abito nero, senza scollatura, con maniche a tre quarti e lungo fin sotto il ginocchio, e coprire la testa con un velo, sempre di colore nero; bandite le borse grandi e i gioielli appariscenti: l’unico ammesso è il filo di perle. Vietato anche il colore viola, perché ha un profondo significato liturgico (è il colore della penitenza): per la cronaca solo la Regina Elisabetta si è permessa di indossare un lilla durante un’udienza dal Papa…e fece parecchio scalpore!
Però ha dato scandalo anche l’abito rosso indossato da Raissa Gorbaciova nel 1989, quando accompagnò il marito Michail all’incontro con Giovanni Paolo II. Anche Mary Robinson e Mary McAlee, presidenti della cattolicissima Irlanda, non hanno indossato il nero di rigore nei loro incontri con il pontefice. La ospite più criticata, comunque, è stata Cherie Blair, moglie del primo ministro inglese Tony Blair, che nel 2006 si presentò di fronte a Benedetto XVI in bianco e senza velo. Il protocollo, comunque, è meno rigido dagli anni Ottanta oggi e non è raro che molte donne che hanno incontrato il pontefice, lo abbiano fatto a capo scoperto, come Angela Merkel, che ha indossato il velo solo alla sua prima udienza con Giovanni Paolo II, nel 2003, mentre nel 2015, con Francesco, non aveva nessun copricapo.
Il bianco invece è solo per le regine cattoliche. A oggi soltanto Letizia e Sofia di Spagna, Matilde, Fabiola e Paola del Belgio, Maria Teresa di Lussemburgo e Charlene di Monaco possono godere del cosiddetto “privilegio del bianco”.
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