A chi non è mai capitato di essere lasciati? Quell’attimo in cui il partner decide di abbandonarci al nostro destino è un vero e proprio shock emotivo che, a volte, si ricorda per il resto della propria vita.
Che si tratti di un fulmine a ciel sereno oppure abbia avuto una lunga preparazione con scie pesanti e dolorose per lunghi mesi, in fondo, non cambia poi tanto: è un evento che ci ‘spezza’ e ci fa arrancare. Ma conoscere esattamente quello che ci aspetta e sapere come superare una separazione e tornare a vivere al cento per cento è molto importante per andare oltre lo strazio iniziale, per non prolungare la sofferenza e per non disperdere risorse personali come la salute innanzitutto, ma anche tempo e, in caso di divorzio, denaro.
Le 5 fasi per uscire dalla crisi
Conosciamo tutti le cinque fasi per uscire da una crisi profonda: la prima fase è quella della negazione e del rifiuto, la seconda fase è quella della rabbia e del risentimento; poi arriva la terza fase che è quella del patteggiamento, con gli altri ma anche con se stessi; infine tocca alla fase della depressione e all’ultima, quinta fase, quella più importante per guardare al futuro, e cioè la strada verso l’accettazione.
Ma è proprio da qui che inizia la discesa e il percorso verso la rinascita si fa meno pesante e doloroso.
Perché il dolore è una ‘buona cosa’
Quando una relazione finisce, soprattutto se ha interessato molti anni della nostra vita, cerchiamo a tutti i costi di trovare una spiegazione razionale a ciò che sta avvenendo cercando le cause e i perché di una scelta che ci fa stare così male. Naturalmente si tratta di un atteggiamento più che normale e comune a tutti coloro che hanno vissuto una situazione di abbandono, ma, ahinoi, è il meno adatto per affrontare questo evento.
Anziché logorarci per mesi e crogiolarci nel passato, la strada migliore è quella di provare a pensare che gli eventi della vita, soprattutto i più dolorosi, arrivano non per caso ma per farci cambiare rotta. Una rotta che era evidentemente sbagliata e non faceva il nostro bene. Grazie al dolore infatti, riusciamo a staccarci da un passato che non fa per noi.
Prendere consapevolezza
Di fronte a un evento come la separazione è necessario non solo accettare il dolore, ma addirittura viverlo fino in fondo, con tutto il suo peso: già, sembra terribile a dirsi, eppure gli esperti confermano che quest’ultimo è l’atteggiamento migliore da assumere. Soprattutto per evitare conseguenze negative a lungo termine.
Il primo passo da fare è quindi la consapevolezza: prendere coscienza di ciò che è accaduto e che da lì non si torna indietro è importantissimo, così come la comprensione di sé. Anche se in principio può essere molto doloroso, è la soluzione più adatta.
L’abbandono: cosa non fare
Evita di chiederti tutti i giorni ‘Perché mi ha lasciato?‘ perché il più delle volte non otterrai una valida ed esauriente risposta. Basta anche con i sensi di colpa: non necessariamente ci sono stati errori da una parte o dall’altra, quando si è in coppia e la relazione finisce non è mai responsabilità esclusiva di uno dei due partner che inconsapevolmente vogliono entrambi che il rapporto finisca.
Durante una separazione non si ha mai il pieno controllo di noi e si rischia di prendere decisioni sbagliate: essere consapevoli che il dolore e gli alti e bassi emotivi possono portare a confusione e a mancanza di lucidità permette di essere più caute e proteggersi. Infine un ultimo consiglio, cercare di rimediare al passato e restare ancorati ad esso non ha senso e non porta a nulla: non permette di attivare nuove risorse e di posizionare il proprio sguardo a ciò che di bello deve ancora accadere.
Non puoi saperlo: magari la vita ti ha tolto molto ma non è detto che la felicità non ti stia aspettando dietro l’angolo!