Se Sua Maestà la Regina Elisabetta ha deciso di parlare alla Nazione è perché l’emergenza Covid-19 in Gran Bretagna è più preoccupante che mai. Esattamente a un mese dalla prima delle quasi 5 mila vittime, Elisabetta II, oggi più che mai, si dimostra l’unico vero collante che tiene unito il Regno: la sua guida e le sue parole arrivano mentre il Paese attende il picco dell’epidemia previsto tra 8-10 giorni e lei, rassicurante come sempre verso il suo popolo, ricorda la prima volta quando, insieme alla sorella, nel 1940, ha trasmesso il suo primo messaggio dal castello di Windsor, proprio dove oggi si trova a trascorrere la quarantena insieme al marito Filippo.
«Spero che negli anni a venire, tutti potranno essere fieri del modo in cui abbiamo raccolto questa sfida. E sono certa che coloro che verranno dopo di noi diranno che i britannici di questa generazione erano forti come gli altri e che le qualità di autodisciplina, determinazione e solidarietà ancora caratterizzano questo paese». Con queste parole è iniziato il discorso di meno di quattro minuti che la regina Elisabetta ha scritto di suo pugno e rivolto alla Gran Bretagna e a tutti i Paesi del Commonwealth. «Mi rivolgo a voi in quello che so essere un momento sempre più impegnativo, un periodo di perturbazioni nella vita del nostro paese che ha portato dolore ad alcuni, difficoltà finanziarie a molti ed enormi cambiamenti nella vita quotidiana di tutti noi».
«Ci viene consigliato di cambiare le nostre normali abitudini e regolari schemi di vita per il bene più grande delle comunità in cui viviamo e, in particolare, per proteggere i più vulnerabili al loro interno. In momenti come questi, mi viene in mente che la storia della nostra nazione è stata forgiata da persone e comunità che si uniscono per lavorare insieme, concentrando i nostri sforzi con un focus sull’obiettivo comune».
Ha poi continuato raccontando l’emozione e l’orgoglio che l’hanno assalita quando la Nazione intera si è unita nell’applauso rivolto a tutti gli operatori sanitari in campo per questa guerra contro un nemico invisibile: «Ciò che fate è straordinario», ha detto la Regina chiedendo al suo popolo di ricordare che «chi siamo non è solo parte del nostro passato ma definisce anche il nostro presente e il nostro futuro».
Elisabetta garantisce infine quello che tutti si aspettano da lei: saggezza. Ma anche quella franchezza e quella tenerezza con cui solo una donna del suo calibro e della sua età possono esprimere: «Con la tecnologia, la scienza e la compassione avremo successo e giorni migliori arriveranno».
Il messaggio, registrato in presenza di un solo cameraman che indossava una tuta protettiva e il resto della troupe in un’altra stanza, è stato voluto proprio per tranquillizzare e richiamare all’unità e deciso «in stretta consultazione con Downing Street», ha reso noto la BBC che l’ha trasmesso.
In 68 anni di reggenza Elisabetta non ha perso un briciolo del gradimento che aveva quando pronunciò le sue prime parole dopo che le posarono la corona in testa: anche negli anni più difficili, la Regina è rimasta il membro più amato della Royal Family.
Questo è il quarto messaggio alla Nazione. Prima dell’emergenza Coronavirus la Regina aveva parlato alla Nazione solo nel 1991, in occasione della prima guerra del Golfo; nel 1997 dopo la tragica morte della principessa Diana; nel 2002, quando Elisabetta commemorò la morte di sua madre; e nel 2012, anno del suo Giubileo di Diamante. Per il resto le uniche occasioni in cui la Regina si rivolge ai sudditi con un discorso in diretta televisiva trasmesso in tutto il Regno e i Paesi del Commonwealth sono i tradizionali auguri di Natale.
Insomma, un evento unico e di natura eccezionale.