Questa è la quinta delle 6 lezioni in cui la scrittrice Sara Rattaro ti spiega le tecniche narrative per raccontare la tua storia.
Raccontare di sé aiuta a comprendere meglio la nostra esperienza umana, a riappropriarci di quello che abbiamo vissuto e a dare un senso alle nostre emozioni. Non sono tanto le cose che ci accadono a definire la qualità della nostra giornata, quanto la reazione che ci provocano. Stiamo bene o stiamo male a seconda delle emozioni che proviamo, ma narrare tutto questo in una storia capace di creare empatia con un pubblico di lettori richiede qualche accorgimento in più. Quando, nel vostro racconto, il protagonista vive un’emozione che conoscete molto bene, perché è esattamente quella che avete provato voi, avete diversi modi per descriverla.
Innanzitutto, potete farlo attraverso le reazioni fisiche. Per esempio, se vi raccontassi che, dopo essere entrata in casa sbattendo la porta e lanciando la mia borsa, mi sono precipitata alla scrivania per scaraventare tutti i libri per terra con un urlo acuto, forse sarebbe chiaro a tutti che quel giorno ero davvero fuori di me dalla rabbia. Ecco, se questo metodo vi convince, dovete solo immaginare di vivere una determinata emozione e cercare di ordinare le reazioni che state provando. La maggior parte di quello che viviamo si manifesta in modo inconsapevole anche attraverso la salivazione che cambia, il battito cardiaco che si modifica, la pelle che si arrossa.
UN PERSONAGGIO CHE NON GUARDA NEGLI OCCHI L’ALTRO PUÒ DIRE MOLTO DI SÉ A UN LETTORE ATTENTO. MENTE? SI SENTE A DISAGIO?
Altro strumento potente per raggiungere il nostro scopo è l’utilizzo del dialogo. Lo sapete benissimo, una conversazione fatta mentre si attraversa un momento di felicità ha sfumature completamente diverse da una sostenuta quando si è arrabbiati o delusi. Sono diverse le parole che usiamo, ma anche il tono della voce, il modo di gesticolare e la capacità di spiegarsi. Un dialogo tra due personaggi saprà sempre coinvolgere i vostri lettori e saprà far trapelare le sensazioni provate grazie alla descrizione del linguaggio non verbale. Un personaggio che risponde senza guardare mai negli occhi il suo interlocutore può dire molte cose di sé a un lettore attento. Starà mentendo? È a disagio? Vorrebbe essere altrove?
A questo punto, non ho nessun dubbio nel consigliarvi la lettura di Momenti di essere, una raccolta di scritti autobiografici dove la grande autrice inglese Virginia Woolf racconta la sua “vergogna degli specchi”, quel disagio profondo nel guardare la sua immagine riflessa.
→ Tutte le 6 lezioni di scrittura creativa
Questa è la quarta delle 6 lezioni in cui Sara Rattaro ti spiega le tecniche narrative per raccontare la tua storia. Ecco l’elenco completo:
1. L’idea
2. La trama
3. Il protagonista
4. Il punto di vista
5. Le emozioni
6. La descrizione
Vuoi metterti alla prova? Scrivi un racconto di 3.000 battute sul tema “Quella notte indimenticabile”. E invialo a [email protected] specificando nell’oggetto “Il mio racconto” entro il 31 agosto. Sara Rattaro li leggerà e ne sceglierà alcuni che pubblicheremo sul giornale. E per l’autrice del più bello ci sarà una sorpresa!