Nella serie di eventi della Royal Family non si può dimenticare il tragico incidente in cui l’affascinante Lady Diana Spencer, insieme all’amico Dodi Al-Fayed perse la vita in un incidente automobilistico a Parigi, sotto il ponte dell’Alma: la notizia fa il giro del mondo in brevissimo tempo, lasciando tutti sgomenti e increduli.
Sono passati già 22 anni da quel triste 31 agosto 1997 “Mia madre mi manca ogni singolo giorno. E sono passati vent’anni da quando è morta”, ha raccontanto principe William ricordando la tragica scomparsa di mamma Diana.
Dopo 22 anni dalla triste tragedia, Parigi ha deciso di dedicare un memorial alla principessa che ha tanto amato: la piazza al di sopra del ponte del l’Alma prenderà il nome di Place Diana, Princesse de Galles, un modo per renderle omaggio e per permettere ai parigini – e non solo – di commemorarla, perchè la perdita di Lady D non è stata solo per la Famiglia Reale, ma per il mondo intero.
Icona di stile e protagonista suo malgrado del gossip, Lady D può essere considerata a buon diritto uno di quei personaggi che hanno segnato la storia del costume e la commozione che ha accompagnato le sue esequie – chi non ricorda i tantissimi fiori lasciati di fronte a Buckingham Palace in quei giorni – ne fu l’ennesima prova.
Ripercorriamo insieme la vita della principessa e con essa, i motivi per i quali la sua figura si è imposta al grande pubblico come solo i personaggi romantici (e ahimé sfortunati) sanno fare.
Chi era Lady D: biografia di un’icona
Lady D nasce da una nobile e antica famiglia inglese, quella degli Spencer. Di carattere timido, Diana riesce ad appassionarsi alla musica, al canto e al nuoto, attività che la renderanno più sicura di se stessa.
I suoi genitori si separano quando lei ha 7 anni ma riceve una buonissima istruzione nelle scuole più prestigiose della Gran Bretagna e della Svizzera.
Non volendo dipendere in maniera assoluta dai suoi genitori e dal loro mantenimento, Diana lavora come tata, come educatrice per i bambini e come insegnante di danza. Il suo sogno più grande è quello di diventare ballerina.
La prima volta che il principe Carlo incontra la bella Diana è il 1977 mentre i due si trovano insieme ad una battuta di caccia. Da questo momento in avanti ci saranno altri incontri tra Carlo e Diana, in parte organizzati dalla Famiglia Reale.
I due si fidanzano ufficialmente nel febbraio del 1981, dopo che qualche settimana prima Carlo le aveva già chiesto di sposarlo.
Dopo una breve vacanza con il padre, che coinciderà con i suoi ultimi momenti di libertà, si trasferisce a Buckingham Palace dove le verrà insegnato il protocollo reale da seguire e il comportamento da mantenere sia in un pubblico sia in privato.
Il matrimonio e i doveri reali
Il giorno delle nozze tra Carlo e Diana è il 29 luglio 1981, presso la Cattedrale di San Paolo. Il matrimonio viene trasmesso in mondovisione e seguito da oltre 750 milioni di persone, oltre alle 600 mila che si riversano per le strade di Londra. Questo giorno è ricordato dai media ancora oggi, grazie al numero altissimo di telespettatori che lo seguirono.
Diana è molto bella e indossa un abito in pizzo, seta e taffetà, con uno strascico di 7 metri. Alla cerimonia partecipano oltre 2000 invitati tra esponenti politici, amici, famigliari e reali delle dinastie più famose al mondo.
I due sposini partono per un lungo viaggio di nozze, trascorso tra le bellezze della Spagna, della Grecia e dell’Africa.
La loro residenza ufficiale è Kengsinton Palace, luogo in cui Diana dimora fino alla morte nonostante il divorzio da Carlo che avverrà molti anni più avanti.
Fin dai primi momenti del matrimonio Lady Diana non appare una donna felice al fianco del Principe Carlo, oltre al fatto che si dimostra subito anticonformista rispetto alle rigide regole che le vengono imposte dai reali e a cui Diana cercherà sempre di sfuggire.
La principessa triste e ribelle
Per questo motivo la Diana viene anche soprannominata la “Principessa triste“, epiteto che le è risultato fatale a causa del tragico destino a cui è andata incontro.
I primi anni di matrimonio vengono spesi tra incarichi ufficiali, visite istituzionali e doveri reali a cui Diana era sottoposta suo malgrado. Con il marito Carlo Diana viaggia per Canada, Stati Uniti, Australia, Italia, Giappone, Indonesia e molti altri.
Il vero desiderio di Diana però è quello di aiutare gli altri, di darsi da fare per chi è più sfortunato di lei e inizia dunque a ribellarsi ancora di più ai rigidi doveri della Monarchia.
Diana: madre amorevole, devota ed esemplare
Il 21 giugno 1982 nasce il principino William, primogenito della coppia reale, divenendo il primo bambino nella storia della famiglia reale inglese a nascere in un ospedale civile e non all’interno del Palazzo, come era consuetudine dell’etichetta reale. Questo avviene per forte volontà della Principessa Diana.
Due anni dopo nasce Harry, il secondogenito di Carlo e Diana, che in parte aiuta il rapporto di coppia e che sembra riunire Carlo e Diana, già visibilmente in attrito. Andando contro ad alcune imposizioni reali, sceglie da sola i nomi dei figli, la scuola da frequentare, il loro abbigliamento e soprattutto le uscite ufficiali. Diana vuole che i figli vivano nel modo più normale possibile, senza crescere con l’idea che la ricchezza e l’importanza possano essere le cose più importanti nella vita di una persona. Per diversi anni li accompagna a scuola personalmente e sceglie di non essere presente ad alcuni incarichi ufficiali per poter stare di più con loro.
I viaggi di Diana e gli impegni sociali
Celebre è il viaggio che tutta la famiglia reale compie nel 1985 in Italia, toccando le città più belle dello Stivale e incontrando personaggi noti ed esponenti politici e religiosi dell’epoca, tra cui l’allora presidente Sandro Pertini e Papa Giovanni Paolo II.
Altro famoso viaggio della famiglia è quello negli Stati Uniti dove Diana e Carlo incontrano il presidente Ronald Reagan e la sua first lady. Nella stessa occasione, durante una festa di gala, la Principessa balla con John Travolta, indossando un abito bellissimo blu passato alla storia e venduto all’asta per 500.00 dollari.
Dopo anni di sofferenze per gli impedimenti imposti e le rigide regole da seguire, Diana divorzia da Carlo, che frequentava già da tempo Camilla Parker-Bowles. Anche Diana intraprende diverse relazioni d’amore, non sempre serene, nel tentativo di scappare da un matrimonio che non l’aveva mai resa felice.
Diana, la principessa del popolo
Nell’agosto del 1996 il divorzio viene ufficializzato; Diana perde tutti i titoli reali acquisiti e torna una donna “libera”. Continua a dedicarsi al suo grande impegno umanitario fino alla morte e viaggia in giro per il mondo nei luoghi più devastati dalla povertà e dalle guerre, cercando di portare il suo sostegno e il suo conforto.
Lei stessa trova delle guide spirituali in personaggi come Madre Teresa di Calcutta e Nelson Mandela e qualche mese prima di morire partecipa alla Campagna per il bando delle mine anti-uomo, camminando su un campo della ex-Jugoslavia ancora minato.
Questa campagna vince il Premio Nobel per la Pace pochi mesi dopo la sua tragica scomparsa. Diana riposa in una tenuta di famiglia nello Northamptonshire, su un isolotto nel lago della proprietà.