Fedelissima ai suoi cappelli – ne indossa di tutte le fogge e forme – e ai suoi guanti, l’attrice e produttrice californiana consacrata a regina del grande schermo da Woody Allen, ha deciso di liberarsi del superfluo e di donare ai più bisognosi buona parte del suo guardaroba. Sulla scia del decluttering da lockdown (alzi la mano chi non ha pensato almeno una volta durante la quarantena di riorganizzare l’armadio!) anche l’attrice 74enne Diane Keaton, che si definisce una «atipica influencer amante dello stile anni Cinquanta e Settanta», ha messo mano alla sua immensa cabina armadio e seguito i consigli di Marie Kondo. Come Jane Fonda, che ha ammesso, passati gli ottanta, di non aver più bisogno di tanti vestiti, anche Diane Keaton ha pensato bene di utilizzare il tempo a casa per rivedere e “ripulire” l’armadio da tutti quegli abiti rimasti intoccati per intere stagioni. Ma soprattutto eliminare quei pezzi mai indossati e acquistati in «un momento di follia», come gli stivalli con zeppe e fiamme. Già, perché la quarantena è servita proprio a questo: a forza di alternare tute e leggings, leggings e tute, abbiamo capito che la maggior parte di quei capi in poliestere comprati solo perché «costavano poco ed erano un affare» in realtà non sono mai stati così necessari.
L’attrice premio Oscar per “Io e Annie” dopo aver riempito quattro sacchi, li ha portati al più vicino negozio Goodwill di Santa Monica, che accetta donazioni di capi usati da vendere per acquistare beni per i più bisognosi. Diane Keaton che in quasi tutti i suoi film indossa vestiti di sua proprietà e scelti personalmente da lei tanto è affezionata al suo stile (oltre che al suo guardaroba), ha postato un video sul suo profilo Instagram mentre racconta: «Vivo in questa casa da tre anni e il mio guardaroba è pieno zeppo di troppi vestiti ed è arrivato il momento di smettere di pensare a me stessa e di fare un bel ripulisti. Non ho bisogno di tutto questo, e davvero ridicolo».
I follower sono letteralmente impazziti: da una parte chi vuole sapere come recuperare quei cimeli appartenuti a una leggenda come lei, dall’altra coloro che chiedono anche ad altre celeb di fare lo stesso (forse anche per un innato istito voyeristico) e regalare capi che non usano più alle persone colpite dall’emergenza Covid.
Insomma, disfarsi di ciò che non serve aiuta a vivere meglio e fare decluttering è come iniziare una nuova relazione con la propria casa, la propria stanza e il proprio armadio. E poi fa bene anche agli altri. Chissà che non si assista alla partenza di un’altra challenge!