Leonardo DiCaprio interrogato dall’Fbi per i suoi legami con Jho Low, uomo d’affari e finanziere malese latitante e ricercato in tutto il mondo.
I fatti risalgono al 2018, ma la notizia è stata diffusa solo ora da Bloomberg, che ha avuto accesso ai documenti del Federal Bureau of Investigation riguardanti l’interrogatorio dell’attore premio Oscar.
DiCaprio e quella “relazione pericolosa”
A quanto trapela dalle indagini, DiCaprio avrebbe ammesso di aver intrattenuto rapporti di lavoro e successivamente di amicizia con il latitante: “Stavo lavorando per lui – comparirebbe nell’interrogatorio agli atti – e quell’attività si traduce anche in interazioni sociali. Per questo ci siamo visti più volte”.
Soldi riciclati per finanziare “The Wolf of Wall Street“?
Low è accusato della sparizione di oltre 4,5 miliardi di dollari attraverso un sistema di riciclaggio che coinvolge il fondo di investimento statale malese noto come 1MDB. Una parte di questi soldi sarebbero finiti nella produzione del film “The Wolf of Wall Street” del 2013, con protagonista proprio Leonardo DiCaprio.
Idee imprenditoriali in comune
Secondo il rapporto dell’Fbi, DiCaprio e Low si sarebbero avvicinati dopo essersi incontrati in una discoteca nel 2010. I due avevano discusso di diversi progetti imprenditoriali, tra cui un mega-fondo da un miliardo di dollari per più film, un resort ecologico in Belize e un parco dei divertimenti Warner Bros in Asia con giostre basate sui film del premio Oscar.
I costosi regali di Low
Dalle indagini emergono migliaia di messaggi ed email tra il premio Oscar e Low, che DiCaprio chiamava “Il mio uomo”. Pare inoltre che l’uomo d’affari malese comprasse l’amicizia della star di Hollywood attraverso costosi regali. Alcuni esempi? La statuetta dell’Oscar da 600 mila dollari di Marlon Brando, una prima edizione de “Il Grande Gatsby” e un dipinto di Jean-Michel Basquiat del valore di 9 milioni di dollari…
Come si è difeso DiCaprio?
Con l’FBI, si legge su Bloomberg, DiCaprio si sarebbe difeso sostenendo di aver fatto fare ai tempi dei controlli dai suoi manager sul passato di Low. Nulla sarebbe trapelato da quelle ricerche, tutto era “in ordine”.
Un anno dopo dell’interrogatorio, nel 2019, il produttore di “The Wolf of Wall Street”, Riza Aziz, venne arrestato con l’accusa di appropriazione indebita. Fu successivamente rilasciato su cauzione.