Tanti i colpi di scena cui assisteremo nella prossima puntata della fiction Doc-Nelle tue mani 2 in onda giovedì 10 febbraio su RaiUno. La fortunatissima serie con Luca Argentero (nei panni del dottor Andrea Fanti) e Matilde Gioli, racconta le vicende del medico che ha perso la memoria degli ultimi dodici anni di vita dopo un incidente: il Dott. Fanti ha dovuto ricominciare tutto dal principio, nella vita privata tanto quanto nel reparto di Medicina Interna del Policlinico Ambrosiano di cui è stato il temibile primario.
Ma cosa sta accadendo nel medical tratto da una storia vera?
Intanto sappiamo che Caruso chiederà un favore a Damiano: non conosciamo il tipo di piacere richiesto ma non si esclude che abbia a che fare proprio con il Dott. Fanti. Il direttore sanitario e la dottoressa Tedeschi, infatti, non vedono l’ora di sbarazzarsi di lui. Nel frattempo sarà proprio l’ex primario Andrea Fanti a difendere una sua paziente, Silvia, (accusata di avere tentato di uccidere la figlia) dai pregiudizi della sua equipe.
Nel secondo toccante episodio, dal titolo “Cane blu”, si fa un balzo indietro ai mesi della prima ondata della pandemia da Covid-19 per scoprire finalmente il segreto che Doc e i suoi nascondono su quello che è successo nei mesi dell’emergenza sanitaria (e che sembra aver compromesso il rapporto tra Carolina e suo padre). Si scopre grazie a Riccardo cosa significa “cane blu”, la formula che ripetono ogni volta che devono affrontare una difficoltà; si ripercorre l’inizio della relazione tra Elisa e Massimo, e, infine, si torna all’origine dei tormenti del dottor Gabriel. L’ex fidanzato di Elisa sembra infatti sempre più convinto a voler lasciare l’Italia, ma qualcosa lo turba…
Come emerge perfettamente dal drama, il lavoro di medici e infermieri è stato molto complicato, soprattutto in tempi Covid: sono persone che come noi cercano quotidianamente di conciliare lavoro e vita privata. Emozionante la clip della quarta puntata di Doc e la scena in cui l’équipe medica al completo trova un momento per scaricare la tensione di quella che è stata una lunga e faticosa notte di lavoro ballando sulle note del brano Jerusalema, diventato il simbolo di rinascita e speranza nell’estate 2020 dopo i primi durissimi mesi di pandemia.