Era il gennaio del 2000 quando andava in onda il primo episodio di Don Matteo. E certamente Terence Hill (all’anagrafe Mario Girotti) non immaginava che il suo sacerdote di provincia sulla sua bicicletta nera diventasse uno dei personaggi più amati del piccolo schermo. Invece siamo arrivati alla 13esima stagione di Don Matteo. La nuova serie, che è iniziata il 31 marzo su Rai 1, vede protagonista una vera e propria rivoluzione e, sappiamo già, che per gli amanti di Terence Hill sarà dura: la quinta puntata, infatti, segna l’addio dell’attore veneziano alla mitica serie. Ecco la clip dell’ultima puntata con Terence Hill.
E così Don Matteo lascia il posto a un altro sacerdote, Don Massimo. Nella quinta puntata (in onda su Rai 1 giovedì 28 aprile) Terence Hill passa il testimone all’affascinante Raoul Bova.
L’addio a Don Matteo
Eppure ci eravamo abituati a quello sguardo tenero, quegli occhi azzurri sinceri e quel suo modo semplice di proteggere tutti. Terence Hill (o Don Matteo, come preferite) era diventato, in tredici stagioni e 21 anni di televisione, il beniamino dei cuori di ben 7 milioni di telespettatori che ogni settimana restavano incollati allo schermo per assistere alle gesta del prete impiccione. L’attore 83enne lascia dunque la serie ambientata in Umbria, come aveva già fatto precedentemente con la fiction Un passo dal cielo. Ma se pensate che si ritiri e vada in pensione vi sbagliate di grosso. «Farà altre cose, meno impegnative», spiega il primogenito Jess che sottolinea come il padre senta la necessità, superati gli ottanta, di trascorre più tempo con la moglie Lori Zwicklbauer, conosciuta sul set di “Dio perdona… io no” e sposata nel 1967.
L’arrivo di Don Massimo
Nell’ormai celebre caserma di Spoleto ritroviamo il Maresciallo Cecchini interpretato da Nino Frassica, il Capitano Olivieri (Maria Chiara Giannetta) e il PM della città Maurizio Lastrico. Torna anche Flavio Insinna nei panni del Capitano dei Carabinieri Anceschi e, tra le new entry ci sono Emma Valenti e Mattia Teruzzi nel ruolo di Federico. Ma la domanda che tutti si fanno è: Don Massimo sarà all’altezza del suo predecessore? Che tipo di sacerdote sarà?
A rispondere è il diretto interessato dal suo profilo Instagram. «Don Massimo ha voglia di stare tra la gente e sporcarsi le mani. Ha voglia di capire cosa sia il perdono, cosa voglia dire accogliere, non giudicare dalle apparenze e dare una seconda possibilità. Io sono stato me stesso, come avevo promesso a Terence quando ho deciso di accettare la parte… E ho ricercato davvero quella spiritualità di cui ora più che mai si sente il bisogno».
Raoul Bova ha raccolto fin da subito con grande entusiasmo il testimone di Terence Hill. «Don Massimo ha un passato importante: ha sempre lottato per la giustizia. Nel sacerdozio ha trovato la sua strada anche grazie all’incontro con don Matteo», ha spiegato l’attore romano senza fare spoiler, «Il personaggio mi ha affascinato subito. Ed è stato bellissimo entrare nel cast. Non volevo che fosse una sostituzione, ma un proseguimento. Don Matteo rimarrà sempre don Matteo. Terence rimarrà sempre Terence. Per me era importante cercare di far evolvere una serie che per anni ha dato molti risultati. Gli ideali e tutti gli ingredienti che hanno funzionato dovevano rimanere, oggi più che mai».