Dal drammatico incidente sugli sci che ha coinvolto Michael Schumacher nel 2013 causandogli un grave trauma cranico e il coma la moglie Corinna non si è mai arresa. Non ha mai smesso di stare accanto al marito, ha garantito all’ex campione della F1 l’assistenza migliore, ha protetto ostinatamente la loro privacy nel corso di questi 10 anni così difficili. Ma la battaglia per proteggere Michael ha lasciato profondi strascichi nella donna, ha costretto Corinna a vivere “come una prigioniera”. Lo ha rivelato al “Sun” Eddie Jordan, l’ex team manager che lanciò Schumi in F1.
“Non è andata a una festa né a un pranzo”
“Sono passati quasi dieci anni – ha detto l’irlandese al ‘Sun’ – e Corinna non è stata in grado di andare a una festa o a un pranzo, è come una prigioniera perché tutti vorrebbero parlarle di Michael, quando invece non ha bisogno di ricordarselo ogni minuto.”
Sposata con Schumacher dal 1995
Corinna, 54 anni, è sposato con il sette volte campione del mondo di F1 dal 1995. La donna ha imposto una regola che consente soltanto alla famiglia di vedere l’ex pilota della Ferrari. Una delle poche persone al di fuori della famiglia a cui è stato permesso di fargli visita è Jean Todt, ex numero 1 della F1 e della Ferrari.
“Michael mi manca ogni giorno”
Sono rarissime le occasioni nelle quali Corinna è stata vista a manifestazioni pubbliche o ha rilasciato dichiarazioni sullo stato di salute del marito. Lo scorso anno, in occasione di un premio di Stato del Nord-Reno-Vestfalia, ha ammesso che Schumacher è diventato “diverso” dopo l’incidente. “Michael mi manca ogni giorno. – ha dichiarato Corinna nella docuserie di Netflix dedicata al sette volte campione del mondo – Ma non è solo a me che manca. Sono i bambini, la famiglia, suo padre, tutti intorno a lui. Voglio dire, a tutti manca Michael, ma Michael è qui. Diverso, ma lui è qui e questo dà noi forza“.
Corinna Schumacher: “Lui ci ha sempre protetti”
“Cerchiamo di portare avanti una famiglia come piaceva a Michael. – aveva continuato la moglie dell’ex pilota – E stiamo andando avanti con le nostre vite. ‘Privato è privato’, come diceva sempre. Per me è molto importante che possa continuare a godersi la sua vita privata il più possibile. Michael ci ha sempre protetti, e ora stiamo proteggendo Michael.”
Il legame fra Eddie Jordan e Schumacher
Jordan, artefice del debutto di Schumacher nel 1991, ha spesso parlato dell’affetto che lo lega a Michael. All’inizio di quest’anno, sul sito OLBG ha descritto il 91 volte vincitore di una gara di F1 come “lì ma non lì”. Ha continuato rivelando come, nei primi giorni successivi all’incidente, gli sia stato impedito di vedere l’ex icona dei circuiti visto il numero di persone che volevano fargli visita. Ha aggiunto: “Ho fatto uno sforzo per andare a vedere Michael nei primi giorni e Corinna ha rifiutato, e giustamente perché troppe persone volevano andare a vederlo. Non sono stato in grado di andare a vedere Michael e hanno detto ‘Ti vogliamo bene Eddie e siamo stati coinvolti con te per molto tempo, ma abbiamo bisogno della privacy e della salvaguardia di Michael'”.