Elena Sofia Ricci è una delle attrici italiane più amate di sempre. Il 26 novembre (su RaiUno) sarà protagonista di una nuova e stimolante avventura professionale, perché la vedremo nei panni di Rita Levi Montalcini, la geniale scienziata italiana premio Nobel per la medicina.
Elena Sofia Barucchieri (questo il vero cognome dell’attrice che invece ha scelto di portare quello del nonno materno) ha esordito giovanissima in teatro, sua grande passione, per poi passare al cinema – il film di Pupi Avati Impiegati le vale il Globo d’oro come miglior attrice rivelazione, mentre con la pellicola Io e mia sorella di Carlo Verdone, vince il Nastro d’argento, il David di Donatello e il premio Ciak d’oro, e poi le commedie Ex e Genitori & figli Agitare bene prima dell’uso, in cui fa emergere il suo lato goliardico – e infine alla televisione con fiction di grande successo come Giovanni Falcone – L’uomo che sfidò Cosa Nostra, I Cesaroni, Caro maestro, Romeo e Giulietta, Le due leggi e Che Dio ci aiuti dove interpreta suor Angela, un personaggio amatissimo dal pubblico.
Elena Sofia Ricci ha sempre interpretato donne determinate, coraggiose e ottimiste, proprio come Rita Levi Montalcini, una donna che ha sacrificato la sua vita privata per dedicarsi alla scienza. Qualcuno l’ha descritta come una persona molto fragile, altri come una delle più forti in assoluto. Lei amava definirsi “intuitiva e imperfetta” e dalla pellicola emergeranno proprio queste caratteristiche del Premio Nobel la cui missione era quella di aiutare il prossimo. Forse oggi, in questi giorni tanto complicati per il mondo, ripensare a una figura che ha dato così tanto per il nostro Paese, ci rende ancora più orgogliosi di essere italiani. Sì, perché Rita Levi Montalcini ha dimostrato a tutti (e lo ha fatto negli anni Cinquanta) che non bisogna mai perdere la speranza e che una cura esiste sempre, “basta cercarla” come diceva sempre lei.
Il film ci catapulta nel 1986, in un bell’appartamento anni Cinquanta in via di Villa Massimo, nel quartiere nomentano a Roma e Rita è appena tornata da Stoccolma, dove ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per essere riuscita a isolare il fattore di crescita nervoso, considerato il Santo Graal delle neuroscienze, la chiave per curare patologie come l’Alzheimer. Purtroppo però, non era ancora stato possibile trasformarlo in una vera e propria terapia. Il famoso NGF, Nerve Growth Factor, non aveva ancora avuto applicazioni cliniche. Uno spreco enorme per la Levi Montalcini. Ma un giorno, una piccola violinista di 12 anni cambia tutto. Stravolge la storia e il destino di molti. A partire proprio da quello della scienziata.