Bisogna tornare indietro di 21 anni per rivederla, per la prima volta, timida protagonista al Festival di Sanremo, quando con la canzone “Luce (Tramonti a Nord Est)”, conquistò la 51° edizione della kermesse musicale più famosa d’Italia. Oggi Elisa Toffoli, per tutti semplicemente Elisa, con il brano “O forse sei tu” sale sul podio dopo Mahmood e Blanco.
Eterea, elegante, sofisticata. In una parola: fiabesca in un lungo e impalpabile abito bianco firmato Valentino. Ne ha fatta di strada la cantante friulana, classe ’77, dalla voce limpida. La leggenda (si sa che a Sanremo ne girano tante) narra che a disegnare e realizzare le sue mise dei primi anni di tour sia stata proprio lei. Abiti larghi e lunghi in cotone, a volte “impreziositi” da maniche a palloncino o da balze, quasi a nascondere il fisico di quella ragazza che doveva (forse) ancora sbocciare.
Tutta un’altra musica oggi: la poesia del Valentino mixa una perfetta combinazione avantgarde a un effetto-nostalgia che non ha eguali. In total white fin dal green carpet inaugurale che l’ha lanciata nell’avventura di questa nuova edizione sanremese, Elisa ha incantato con la sua ballad pop fatta di archi e voce. C’è già chi inneggia alla vittoria non solo per le doti canore ma anche per la profondità delle parole di un brano che porta alla ricerca di sé e al legame con le persone che ci circondano. E la magia che si crea sul palco è unica. Insomma, se il viso è lo stesso di vent’anni fa, pulito e delicato, lo stile è stato completamente rivoluzionato negli anni.