Nessun festeggiamento per la Regina Elisabetta II che trascorrerà la giornata nella sua residenza di Sandringham, come fa ogni anno, ricordando il giorno in cui morì il padre, re Giorgio VI, e lei salì al trono. All’epoca, Elisabetta, appena 25enne ma già madre di Carlo e Anna, era in viaggio di Stato in Kenya, con il marito, il principe Filippo di Edimburgo quando la raggiunse la notizia che il padre, re Giorgio VI, malato da tempo per un cancro ai polmoni, era morto nella notte proprio a Sandringham all’età di 56 anni. Lei, vestita a lutto è tornata in patria come regina e incoronata ufficialmente il 2 giugno del 1953.
“Mio padre è morto troppo giovane“, racconta Elisabetta, “E così ci si è trovati improvvisamente a dover tirare avanti e a fare il proprio dovere nel miglior modo possibile, accettando che quello fosse il proprio destino“. Un destino che non era neanche il suo ma arrivato solamente in conseguenza dell’abdicazione dello zio, re Edoardo VIII, che scelse il divorzio e le nozze con l’americana Wallis Simpson dopo neanche un anno di regno, lasciando lei, di appena 9 anni, seconda in linea di successione.
Elisabetta in tutti questi anni ha regnato con fermezza driblando durante i 65 anni di Regno scandali e impopolarità: ha visto cambiamenti sociali e crisi che sembravano insuperabili e, sotto il suo regno sono passati 13 Premier, altrettanti presidenti degli Stati Uniti e sette Papi. Ma lei è rimasta ferma nei suoi principi (e nei suoi tailleur color pastello) ed è stata capace di affrontare e superare anche il più brutto degli annus horribilis.
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