Non è mai troppo tardi per essere felici. Ne sa qualcosa Elton John, una delle star più acclamate al mondo e sulle scene quasi ininterrottamente dal 1967. Lui stesso si racconta in Elton John: Never Too Late, il documentario originale diretto da R.J. Cutler e David Furnish, marito dell’artista, in arrivo su Disney+ il 13 dicembre.
Il viaggio nel mondo di Sir Elton John
Attraverso le riprese dei suoi concerti iconici, il documentario ne ripercorre la vita e i sorprendenti primi anni della carriera cinquantennale, in un viaggio a tutto tondo carico di emozioni, intimo ed edificante. Elton John riflette sulla sua straordinaria ascesa al successo, sulle sfide personali e su come la sua famiglia lo abbia cambiato.
L’ossatura del film è per la maggior parte costituita da una serie di conversazioni private tra John e il giornalista britannico Alexis Petridis per l’autobiografia del 2019, Me. Ci sono anche degli audio da un’intervista del 1976 con Cliff Jahr per Rolling Stone: in quell’occasione fece outing sulla sua bisessualità.
La fama e le dipendenze
Never Too Late si focalizza sulla sua produzione monumentale tra il 1970 e 1975, quando a 27 anni John si ritrova ad essere uno degli artisti più grandi al mondo. Il 1975 è anche l’anno in cui tiene un concerto storico al Dodger Stadium di Los Angeles. Ci sono inoltre tanti flashback sul passato, come quello in cui è alle prese con due genitori violenti che lo picchiano e umiliano continuamente, la musica è la sua ancora di salvezza.
Il successo arriva a pochi anni dall’esodio nel 1962, all’epoca è ancora un adolescente. Travolto dalla fama, alla fine degli anni ’70 è costretto a prendersi una pausa. La dipendenza dalla droga gli costa quasi la vita e riesce a liberarsene solo nel 1990. Nel film l’artista parla della sua amicizia con John Lennon e racconta come riuscì a portare l’ex Beatle sul palco del Madison Square Garden show nel novembre del 1974. Quella performance si sarebbe rivelata l’ultima esibizione dal vivo di Lennon.
Elton John: «È l’ultima fase della mia vita»
Si fa poi un salto di oltre 50 anni ed ecco Piano Man che si prepara a dare l’addio alle tournée con un altro concerto memorabile che chiuderà il Farewell Yello Brick Road Tour. Il palcoscenico è ancora quello del Dodger Stadium nella città degli angeli, dove tutto è iniziato.
Ora Elton John è un uomo felice grazie al marito David e i due figli avuti da una madre surrogata, Zachary, nato nel 2010 e Elijah, del 2013. «Voglio farvi vedere il motivo per cui devo dire addio alle tournée – dice alla fine del film mentre chiude il concerto di Los Angeles – la mia famiglia, David, Zachary e Elijah». A 77 anni, l’artista inglese riflette sulla sua morte: «Questa è l’ultima fase della mia vita, e non so quanto tempo mi rimane. Vorrei restare per sempre – confessa – vorrei vedere i miei figli crescere, sposarsi e avere dei figli. Ma non credo di riuscirci. Chi può dirlo? Non si sa mai».
L’inedito con Brandi Carlile
Nel film è presente anche la nuova canzone originale, Never Too Late, che Elton John canta insieme a Brandi Carlile e scritta appositamente per il documentario di Disney+. Una storia bellissima, riflessiva ed edificante, che parla di felicità e redenzione attraverso l’amore e la famiglia e accompagna i titoli di coda del film rappresentandone il finale perfetto.
La canzone è stata scritta a quattro mani nell’estate 2023 da Elton e dalla superstar americana, vincitrice di undici Grammy, mentre Elton si dedicava alla vita lontano dai palchi dopo aver completato il suo tour da record, Farewell Yellow Brick Road. «Quando Brandi mi ha detto che era così ispirata dalla versione iniziale del documentario e che voleva che scrivessimo insieme una nuova canzone, ne sono stato entusiasta. È riuscita a cogliere perfettamente l’essenza del documentario e il motivo per cui ho smesso di fare tournée per trascorrere più tempo con la mia famiglia» ha commentato Elton John.