Dopo Sharon Stone in topless a 64 anni, Emma Thompson a 63 anni gira una scena di nudo integrale nel nuovo film Good Luck To You, Leo Grande, in cui dà ancora una volta prova della sua straordinaria abilità di attrice. Emma Thompson interpreta un ruolo brillante e impegnato che racconta di una ritrovata libertà sessuale, grazie all’accettazione del proprio corpo. L’attrice è una vedova che, grazie a un incontro inatteso, impara e esprimere la propria sessualità.
La fatica dei pregiudizi
La “Dama di Sua Maestà” – nel 2018 l’attrice ha ricevuto l’onorificenza di Dama dell’Ordine dell’Impero Britannico, una delle onorificenze più importanti del Regno Unito – ha raccontato a People la “fatica” di spogliarsi di tanti pregiudizi e mettersi letteralmente a nudo nella nuova pellicola in cui si cala nei panni di un personaggio molto vulnerabile: «Pregiudizi complessi ma al tempo stesso molto importanti da raccontare. Avevo bisogno che Nancy guardasse al proprio corpo senza giudicarlo, né in bene né in male. E così lei finalmente scopre quel meraviglioso mistero che è stato chiuso dentro di lei per troppo tempo».
L’orgasmo e la scena di nudo integrale
Nel nuovo film, diretto dalla regista Katy Brand, Emma Thompson interpreta Nancy Stokes, un’ex insegnante di scuola 62enne, rimasta vedova di recente, che non ha mai avuto un orgasmo in vita sua (o almeno non ricorda di averlo avuto, che poi è lo stesso). Decide quindi di assumere un giovane gigolò di 28 anni, interpretato da Daryl McCormack, per averne uno prima che sia troppo tardi.
Più facile girare scene di nudo a 20 o 30 anni, con un corpo tonico e sodo che fa salire parecchio l’asticella dell’autostima. Più difficile, invece, farlo dopo i 60 anni. Emma Thompson, durante un’intervista al New York Times, ha ammesso che la scena di nudo integrale (frontale) si è rivelata piuttosto difficile per lei: «Dovevo stare nuda davanti a uno specchio e accettare il mio corpo per quello che è. Il film non sarebbe lo stesso senza questa sequenza».
Non siamo bravi ad accettarci
E così anche la grande attrice diventa una testimonial della body positivity. «È molto difficile spogliarsi a 63 anni. Ma non credo che avrei potuto farlo prima. D’altro canto, ovviamente, la mia età ha reso il tutto estremamente impegnativo perché non siamo abituati a vedere corpi non curati sullo schermo. Non siamo bravi ad accettare i nostri corpi, in particolare le donne il cui status è legato all’immagine corporea».
E conclude: «Se potessi parlare alla me stessa giovane le direi di rilassarsi, e di non perdere le proprie energie, il proprio tempo e la propria passione preoccupandosi del proprio corpo. Bisogna solo accettarsi e andare avanti con esso».