«Ciao amici, il 12 marzo uscirà il mio nuovo album ” Tribù urbana”. Sono emozionato e sono impaziente di farvelo ascoltare. In questi tempi sparpagliati ciò che mi ha dato il coraggio di continuare a sognare è la consapevolezza che la forza risiede nell’insieme». È con queste parole che Ermal Meta annuncia ai propri fan l’arrivo del suo nuovo lavoro. «Non è felicità se non si condivide, non è divertente se non ridi con qualcuno, non è amore se non puoi dirlo. Siete voi il mio insieme, la mia tribù», e conclude scrivendo sui social «Non vedo l’ora di iniziare questo viaggio. Ancora una volta».

La nuova fatica è stata anticipata dal singolo “No satisfaction” e arriva a tre anni esatti dalla vittoria al festival di Sanremo in coppia con Fabrizio Moro – nel 2018 arrivarono primi con “Non mi avete fatto niente” – e a cinque dal suo primo album da solista: febbraio è un mese davvero caldo per lui!

Nonostante il grande consenso radiofonico, tutti attendono con ansia di ascoltare il brano in gara alla 71esima edizione della kermesse musicale,Un milione di cose da dirti” che racconta, tra accenni elettronici di theremin e un più classico accompagnamento al pianoforte, il principio della scoperta della persona amata e il legame dell’uomo con la natura. Un vero e proprio inno alla gioia della vita e dell’amore. Un amore che, secondo Ermal Meta, non può essere raccontato fino in fondo: «è proprio il non dover avere la necessità di rivelare un milione di cose a descrivere la serenità della vita di coppia».

L’autore più corteggiato del momento – ha all’attivo 13 dischi di platino e 10 ori – si prepara quindi a gareggiare da solo con un brano dal sound essenziale: pochi accordi per raccontare qualcosa di personale ma capace di risuonare anche a livello universale.

Perché Ermal Meta con la sua musica ha sempre cercato di trasmettere messaggi positivi e di sposare cause sociali importanti. Come il concerto Seat Music Awards dello scorso settembre a Verona, dove gli incassi sono stati devoluti ai lavoratori del mondo dello spettacolo messi in ginocchio dalla pandemia. O ancora lo spettacolo Musica Che Unisce, un abbraccio virtuale di una trentina di artisti a favore della raccolta fondi destinata alla Protezione Civile, al lavoro proprio per arginare il dolore prodotto dal Covid-19. Senza scordare il concerto con Nek e Fiorella Mannoia a favore di Emergency: durante l’evento a Trento, è Ermal Meta ha annunciato che i proventi di “Non Mi Avete Fatto Niente” sono stati interamente devoluti all’Associazione Umanitaria di Gino Strada.