A 55 anni appena compiuti, Eros Ramazzotti è in grande forma. Sulla copertina del nuovo album “Vita ce n’è”, che arriva 3 anni dopo “Perfetto”, appare con una camicia bianca effetto “maglietta bagnata”. «La foto l’ha scelta mia moglie Marica Pellegrinelli, ci vuole coraggio a farsi vedere così alla mia età!» scherza il cantante. Al nostro incontro si presenta in jeans e T-shirt neri che contengono a stento i muscoli: «Il segreto? L’allenamento pazzesco a cui mi sottopongono i miei figli piccoli (Raffaela Maria, 7 anni, e Gabrio Tullio, 3, ndr). Quando la sera torno a casa, mi butto sul divano a fare la lotta con loro». Fa una pausa. «In realtà mi dovrò preparare molto dal punto di vista fisico per il tour, non sarà una passeggiata». Parlando dei concerti che porteranno il suo ultimo disco in giro per il mondo, dall’Europa al Sudamerica, si lascia sfuggire pure un ritorno a New York, anche se non è stato ancora annunciato.
“Vita ce n’è” è il suo album numero 15, cifra simbolica in cui Eros ripone l’uomo che è oggi.
«Ho impiegato quasi 2 anni a scriverlo, mi sono fatto un bel mazzo» confida. Alza la manica della maglietta e mostra il tatuaggio ancora fresco dedicato a quest’ultima fatica: raffigura l’albero della vita. Perché, come dice il titolo del disco, è quella a muovere tutto, insieme all’amore. «Non è una novità per me, canto i sentimenti da sempre. Ma viviamo tempi turbolenti, c’è tensione dovunque, in Italia e nel mondo: dare un segno positivo è importante. Nei miei nuovi pezzi ho voluto messaggi e parole semplici, che arrivano dritti al cuore». La tensione è fuori, dentro c’è solo serenità. «Devo essere tranquillo per scrivere musica. Mi servono le mie ore di notte da solo a buttar giù idee, senza pensieri cattivi».
La moglie Marica Pellegrinelli lo guarda da lontano e sembra confermare questo stato d’animo.
«La famiglia è il mio centro» sostiene lui. «Non riesco a starci troppo lontano. Il tour l’ha praticamente organizzato Marica, mi seguirà coi bambini. È la nostra routine di tutti i giorni, solo trasportata altrove. Mia moglie è una donna energica, quando lavoro ai brani le faccio sentire solo qualcosa, preferisco portarle il risultato finale: i suoi commenti, tanti e precisi, mi mandano in confusione!» dice Eros ironico. «I figli mi danno la carica, in questi mesi tornavo a casa distrutto dallo studio di registrazione, ma non ero stanco all’idea di stare con loro: nel momento in cui li vedo la giornata riparte. Sono stato così tanto in giro in passato che oggi voglio solo una vita normale. I paparazzi lo sanno, la mattina li trovo fuori casa e dico loro: perché siete ancora qua? Il massimo che possono ottenere è una foto di me che cammino fuori dal cancello, e infatti nel pomeriggio smontano».
Aurora, la prima figlia avuta da Michelle Hunziker, sta per compiere 22 anni.
«E non ha ancora preso la patente» scherza papà. «Finalmente ha superato l’esame scritto, avviserò i milanesi quando verrà promossa alla pratica». Eros le ha dedicato una canzone dell’ultimo album: “Buonamore”. «L’avevo in testa da un po’. Grazie all’amore per un ragazzo, Aurora ha scoperto una realtà che l’ha cambiata in meglio, l’ha fatta maturare». Il “genero” in questione è Goffredo Cerza, studente di Ingegneria e star di Instagram. «Verranno a qualche data del mio tour, Auri c’è sempre… Se non avrà cambiato fidanzato nel frattempo». Ride. Si capisce che spera di no.
I 55 anni sono il momento per fare un bilancio della vita fin qui.
«Mi ricordo quand’ero bambino al Don Bosco, il quartiere di Roma in cui sono cresciuto. Per andare in centro ci voleva il passaporto, ma a due passi c’era Cinecittà, il mondo del cinema era un richiamo bellissimo. Dagli studi di produzione venivano a rastrellare noi ragazzini, ci facevano fare le comparse nei film. Vivevamo per strada, eravamo totalmente liberi, i nostri genitori non ci tenevano d’occhio come fanno quelli di oggi». Poi Milano, i Festival di Sanremo di “Terra promessa”, Una storia importante e “Adesso tu”, il successo internazionale. «Il grande produttore Gianni Ravera mi ascoltò che avevo solo 16 anni e mi disse: “Se fai tutto quello che ti dico io, diventerai il più grande cantante italiano nel mondo”. Aveva ragione». Eros sorride. La modestia, adesso, non serve più.