Dopo la pausa forzata dell’anno scorso dovuta alla pandemia, l’Eurovision Song Contest torna in tutta la sua baldanzosa stravaganza. Nel 2019 la vittoria era andata a Duncan Laurence (che aveva ingiustamente battuto il nostro Mahmood, il più ascoltato in streaming di quell’edizione), così come da tradizione la competizione canora più grande al mondo, giunta alla sua 65esima edizione, si celebra quest’anno a Rotterdam. A rappresentare l’Italia ci saranno i Måneskin, vincitori a Sanremo 2021, con la loro “Zitti e buoni” è la canzone più ascoltata su Spotify in Italia e a livello globale tra le canzoni in gara tra marzo 2021 e maggio 2021 (se vuoi ascoltare le canzoni in gara qui c’è la playlist). Il brano ha avuto successo anche oltre confine ed è stato il più ascoltato dagli utenti Spotify in diversi paesi del mondo, tra cui Emirati Arabi Uniti, Austria e Ungheria. Il video della loro esibizione alla semifinale dello scorso 18 maggio ha già più di 2 milioni di visualizzazioni e scorrendo i commenti si ritrovano recensioni entusiaste da utenti di tutto il mondo, che sembrano già essersi innamorati di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas.
Cosa aspettarsi dalla finale
In quest’edizione competeranno tra loro 39 Paesi: 16 Paesi hanno preso parte alla prima semifinale di martedì, ma solo Azerbaigian, Belgio, Cipro, Israele, Lituania, Malta, Norvegia, Russia, Svezia e Ucraina si sono qualificati per la finale di sabato. Per la seconda semifinale, che si è tenuta giovedì 19 maggio, i vincitori del 2020, l’adorabile gruppo islandese Daði og Gagnamagnið, non hanno potuto esibirsi dal vivo perché un membro della band è risultato positivo al Covid-19, quindi è andata in onda un’esibizione pre-registrata. Dalla seconda semifinale si sono qualificate Albania, Bulgaria, Portogallo, Islanda, Moldavia, Polonia, San Marino, Serbia, Finlandia e Svizzera.
Gran Bretagna, Francia, Italia, Spagna e Portogallo, insieme ai Paesi Bassi che ospitano la manifestazione, sono invece direttamente in finale: i primi cinque Paesi vengono infatti chiamati “The Big Five” perché sono quelli che più contribuiscono economicamente alla manifestazione. La gara canora è nata dalle ceneri della Seconda guerra mondiale per promuovere lo spirito europeo ed è oggi un evento che ha trovato il suo nuovo senso di esistere sui social, in particolare Twitter e YouTube, dove esistono nutritissimi gruppi di appassionati che iniziano a commentare le canzoni in gara mesi prima del gran finale.
Negli anni ci sono passati moltissimi artisti celebri, a cominciare dagli Abba con la loro storica esibizione del 1974, quando cantarono “Waterloo”. A insidiare i Måneskin, stando ai pronostici, ci sono proprio gli islandesi con la loro “10 Years”, stralunata e divertente (i maglioncini con le loro facce stampate meritano il podio, in effetti), ma attenzione anche a Senhit di San Marino, che per la sua esibizione ha addirittura scomodato il rapper americano Flo Rida, e alle tre scatenatissime serbe, le Hurricane, con la loro “Loco Loco”.