La vittoria dei Kalush all’Eurovision Song Contest può sembrare forse scontata e annunciata (da giorni non si parlava d’altro), ma certamente meno scontato è l’impatto emozionale che il gruppo ucraino è riuscito a imporre.

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Ucraina sul podio tra gioia e politica

Hanno vinto L’Eurovision con il brano Stefania lanciati sul podio soprattutto dal televoto. I Kalush sono riusciti così nell’intento più delicato e importante: non tanto vincere il contest, quanto tenere alta l’attenzione sulla drammatica situazione che stanno vivendo nel loro Paese – l’orchestra ha avuto uno speciale permesso per venire in Italia ma sono già rientrati a disposiione del Governo – e far sentire la voce dell’Ucraina.
Lo stesso presidente Zelensky, che aveva intuito la potenzialità mediatica della partecipazione dei Kalush alla kermesse musicale, è intervenuto a sostegno del gruppo sia prima della finale che immediatamente dopo la vittoria. «Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa. L’anno prossimo l’Ucraina ospiterà l’Eurovision per la terza volta nella storia e faremo il possibile affinché possa essere Mariupol la città ospitante», ha scritto sui social.

Eurovision 2022 a Torino

Era iniziato l’11 maggio l’Eurovision Song Contest 2022, il festival musicale internazionale che, dopo la gloriosa vittoria dei Maneskin a Rotterdam nel 2021, si è spostato in Italia. A Torino, precisamente. La città della Mole Antonelliana, infatti, aveva vinto il ballottaggio fra alcune tra le più belle location di diverse zone d’Italia che si erano candidate ad ospitare la mitica rassegna. Organizzata dall’European Broadcasting Union, la principale alleanza mondiale dei Media di Servizio Pubblico e con Rai come “emittente ospite”, questa edizione ha visto la partecipazione di ben 40 Paesi e il nostro tricolore in gara con la coppia Mahmood & Blanco e il brano “Brividi”, che ha trionfato alla 72ª edizione del Festival di Sanremo.

Diodato e la sua canzone Fai rumore

Diodato non è tra i concorrenti ma, dopo la sua esibizione, c’è già chi lo considera il vincitore morale. Diodato ha cantato, finalmente, la sua Fai Rumore sul palco dell’Eurovision Song Contest con due anni di ritardo. L’artista si è esibito con il brano con cui vinse il Festival di Sanremo nel 2020 ma che non poté cantare sul palco dell’Eurovision a causa della pandemia da Covid. La chiusura di un cerchio che si è aperto due anni fa e il ritorno alla condivisione. Con lui sul palco, inizialmente seduto al pianoforte, 25 ballerini. E l’ovazione dello stadio olimpico di Torino.

Guarda il video di Diodato all’Eurovisione 2022:

Una lunga tradizione: le origini di Eurovision

Forse l’Italia sta imparando ad apprezzare solo ora l’Eurovision, ma la manifestazione musicale ha un’antica storia che affonda le sue radici nel lontano 1956, anno della prima edizione. Non lo avreste mai immaginato vero? L’obiettivo con il quale il “Gran Premio Eurovisione della Canzone” è nato, era puramente ricreativo: l’Europa, infatti, usciva dalla Seconda guerra mondiale e aveva una gran voglia (e diritto) di tornare a cantare e alleggerire gli animi. A organizzarlo, per la prima volta a Lugano, erano tutti gli Stati membri dell’Unione europea di radiodiffusione.

Uno spettacolo itinerante in cui ogni Paese faceva una selezione interna di cantanti per determinare il proprio rappresentante al Gran Premio Eurovisione della Canzone. E in Italia si è deciso di “utilizzare” il Festival di Sanremo per selezionare l’esponente italiano. Insomma, chi esce vincitore dal palco dell’Ariston viene automaticamente ammesso all’Eurovision. Non solo, perché negli ultimi anni è stata persino ufficializzata la scelta del brano da portare in gara: ad esempio Mahmood e Blanco sono tenuti a gareggiare con “Brividi”, la canzone con la quale hanno vinto il Festival di Sanremo.

A partire dal 1975, il meccanismo del voto, infine, prevede che gli elettori assegnino una serie di punti da 1 a 8, poi 10 e infine 12 alle canzoni di altri paesi, con il favorito che riceve gli ormai famosi punti douze. Dal 1997 è stato introdotto poi il televoto, così che anche il pubblico a casa abbia l’opportunità di votare la canzone preferita tramite SMS.

Gigliola Cinquetti dal debutto a 16 anni a Eurovision 2022

https://youtu.be/dCzvYzEmkUE

Gigliola Cinquetti ha portato di nuovo la sua “Non ho l’età” all’Eurovision dimostrando che classe, professionalità ed eleganza non hanno età proprio come il suo storico successo giovanile. Sabato 14 maggio, una delle più famose rappresentanti della canzone italiana, dopo quasi sessant’anni dalla sua vittoria, è infatti tornata ad esibirsi per il pubblico eurovisivo. Anche se solo come ospite. A 16 anni, quando si chiamava ancora Eurofestival, l’aveva vinto appunto con la sua mitica canzonetta. Era il 1964. Dieci anni dopo è arrivata seconda dietro gli Abba e nel 1991 è passata alla conduzione assieme a Toto Cotugno.

«Quello che provo è un sentimento di gratitudine. È una gioia per me ricantare Non è l’età, dà significato al mio percorso artistico. In fondo, tutto è cambiato e nulla è cambiato», ha raccontato l’artista all’Ansa.

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«Quella ragazzina non mi lascia un istante. Ha preteso molto impegno e molto lavoro. È stata una ragazza molto esigente, insoddisfatta, curiosa, sempre alla ricerca di nuove interpretazioni della realtà. Non voleva neanche il successo, ma la realizzazione del proprio talento che pensava davvero di avere. Ma non l’ho mai odiata (semmai la odiavano gli altri, perchè gli haters sono sempre esistiti), e continuo a portarla con me».

E poi ancora: «È un peccato che per un po’ l’Italia abbia prestato poca attenzione all’Eurovision: è un evento unico che raggiunge una vastità di pubblico impressionate. E come Sanremo ha saputo rinnovarsi. Ed è importate perchè mette in comunicazione mondo diversi e apparentemente lontani».

I presentatori di Eurovision 2022

L’Eurovision Song Contest 2022 è stato condotto egregiamente (nonostante le polemiche iniziali) da Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika. E non hanno certo bisogno di presentazioni. La Pausini è l’artista discografica italiana più apprezzata al mondo tanto che lo scorso anno ha vinto quattro Latin Grammy, un Grammy Award, un Golden Globe e ha ricevuto una storica nomination agli Oscar!
Alessandro Cattelan è uno dei volti più conosciuti della nostra televisione: conduttore e autore di programmi come E poi c’è Cattelan e Da Grande. E Mika, il cantautore libanese-britannico che dal suo singolo di debutto Grace Kelly non si è più fermato tanto che, dopo l’Eurovision – ha fatto ballare il palazzetto con un medley dei suoi successi e bandiere con il cuore sventolanti – sarà in tournée in tutto il Nord America.

Guarda che trio!

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I Maneskin vincitori della scorsa edizione

«Dopo un anno di clamorosi successi, i Maneskin, vincitori dell’Eurovision 2021, tornano a brillare sul palco dell’Eurovision». era stata annunciata così la presenza della band ormai famosa in tutto il mondo. Dopo aver spopolato in America facendo da supporter al concerto dei Rolling Stones, sul palco della finale del 14 maggio, direttamente dal Pala Alpitour, i Maneskin si sono esibiti per la prima volta live con la loro ultima canzone “Supermodel(già disponibile dal 13 maggio). E un accenno di If I can dream, brano della colonna sonora del biopic Elvis, sulla vita dell’icona musicale che sarà presentato fuori concorso a Cannes.

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Eurovision: i cantanti in finale

Come detto l’Italia è andata in finale con Mahmood e Blanco che ganno cantato Brividi. Ma in una nuova e aggiornata versione. Come mai? Il regolamento dell’Eurovision Song Contest ha reso necessario la riduzione del testo: i brani in gara, infatti, non devono superare il tempo di 3 minuti e il loro brano durava invece 3:19 minuti nella versione origiinale di Sanremo.
Anche il nostro Achille Lauro era presente all’Eurovision, gareggiando però per la Repubblica di San Marino: lo scorso febbraio, infatti, il cantante aveva vinto con “Stripper” la prima edizione di “Una Voce per San Marino”.
Poi abbiamo assistito alle esibizioni dei cugini francesi con Alvan & Ahez, della Germania con Malik Harris che canta Rockstars, del Regno Unito con Sam Ryder che cantando Spaceman si è aggiudicato la medaglia d’argento e infine della Spagna con Chanel che ha cantato SloMo.

Dove vedere l’Eurovision

Ogni serata dell’Eurovision Song Contest è andata in onda in prima serata su Rai1 con il commento di Gabriele Corsi e (lo strepitoso) Cristiano Malgioglio e con la partecipazione di Carolina Di Domenico. Si può ovviamente rivedere su RaiPlay per assaporare nuovamente pezzi di storia della musica.