Lo sguardo impavido e un “dito medio” virtuale disegnato al pc. È così che si apre il video di Too much, la nuova hit da quasi 5 milioni di visualizzazioni della band cult tra i giovanissimi: Il Pagante. Ed è così che Federica Napoli, 25 anni, membro del trio milanese insieme a Eddy Veerus e Roberta Branchini, ha deciso di mandare a quel paese tutti gli hater da tastiera che per anni l’hanno derisa e insultata a causa della malattia con cui è nata: l’aplasia, ovvero il mancato sviluppo delle dita della mano sinistra.
Gli attacchi dopo il primo video
«La canzone vuole prendere di mira tutti i comportamenti sopra le righe del mondo di oggi: dall’ossessione per l’immagine sui social ai programmi trash in tv» spiega la cantante. «Too much sono anche le centinaia di messaggi che mi sono arrivati in questi anni, da “Dammi il cinque! Anzi no” fino a “AAA: mano di Federica Napoli cercasi”. Ne ho messi alcuni nel video e ho risposto a modo mio» racconta Federica. «Non ho mai avuto complessi per via della mano: prima di entrare nel gruppo facevo la pr! Ma subito dopo il primo video, Entro in pass, sono cominciati gli insulti e ho scoperto la ferocia del bullismo sul web. Sul palco nascondere la mano era diventata un’ossessione: braccia incrociate, felpe a maniche lunghe, abiti e giacche esclusivamente con le tasche… Non ero più io».
La foto su Facebook
Fare “outing” non è stato facile: «Il punto di non ritorno è stato l’8 marzo. Ero in giro a festeggiare con le amiche la festa della donna e un gruppo di ragazzi mi ha riconosciuto: “Sei quella del Pagante vero?”. Io per scherzare ho negato. E uno di loro ha replicato: “Allora tira fuori la mano!”. Sono rimasta di ghiaccio. Ero questo io? Una mano? Quella notte non ho chiuso occhio e ho deciso che dovevo fare qualcosa». Ovvero una foto coraggiosissima, con le mani in primo piano, pubblicata su Facebook e accompagnata da un lungo post che inizia così: «Eccomi qua, sono io, Federica Napoli, e questa è la mia verità». Risultato: oltre 22.000 like, 1.000 commenti e quasi 1.300 condivisioni. Soprattutto, la sparizione in massa degli “odiatori del web”: «Sono rimasti in pochissimi» afferma Federica. «Ho capito che il bullismo online si nutre del silenzio e della paura delle vittime. Reagire è l’arma più potente. E allora eccolo, il dito medio virtuale (ma molto reale) di Too Much. Come ha scritto un fan in un commento sui social: «Il “vaffa” più bello del mondo, grande Federica!».