In lacrime dopo la sua quinta e ultima finale olimpica, Federica Pellegrini, per tutti, oggi più che mai, la “divina”, annuncia l’amore per il compagno di vita e allenatore Matteo Giunta. «Se non ci fosse stato Matteo probabilmente avrei smesso qualche anno fa», racconta la campionessa veneta parlando del 39enne che la segue dal 2014. Un rapporto professionale, almeno inizialmente, che coinvolgeva anche Filippo Magnini, l’ex fidanzato di Federica per circa 6 anni (dal 2011) e cugino del coach. Un’amicizia speciale che poi si è trasformata in qualcosa di più profondo.
«Matteo è un grandissimo allenatore e un compagno di vita speciale e spero che lo sarà anche in futuro. La priorità era tenere l’immagine dell’allenatore e dell’atleta separati e siamo stati molto bravi in questo. È stata una persona fondamentale, una delle più importanti in questo percorso sia umano, sia sportivo», continua la campionessa. Nessun giro di parole né dubbi quindi sulla relazione tra i due. In realtà da tempo circolavano voci sulla coppia – si dice che proprio la fine della storia con Magnini sia arrivata a causa di Giunta – ma fino a Tokyo 2020 i due non avevano mai rotto il riserbo.
Con le Olimpiadi giapponesi e la decisione del ritiro è arrivata anche l’ufficialità del loro amore confermata dalla carta d’identità della campionessa del nuoto italiano fornita dal sistema informatico dei Giochi dei cinque cerchi: “Family-Partner Matteo Giunta. Coach-Matteo Giunta /personal/ from 2014“.
Federica Pellegrini ora non deve più proteggersi dalla curiosità della gente per le sue scelte forti, nel nuoto così come nella vita. Ha cambiato spesso allenatori, da quando è venuto a mancare quello che era il suo punto di riferimento, Alberto Castagnetti, scomparso nel 2009 dopo i Mondiali di Roma, quelli del record di Federica nei 200 stile che ancora detiene. E qualche fidanzato. Tutti molto “chiacchierati”: prima la storia con Luca Marin, “rubato” alla collega e rivale francese Laure Manaudou, lasciato poi per il bel Filippo Magnini, mollato, a sua volta – il nuotatore lo aveva sempre pensato – per il coach Matteo Giunta.
Forse è vero che tutti sapevano. Ma Federica e Matteo hanno avuto ragione a mantenere la privacy più assoluta sulla loro relazione: il silenzio ha permesso loro di lavorare serenamente per Tokyo 2020 con tutte le fatiche che questo ha comportato, compreso il rinvio di un anno dei Giochi. Ma la divina ha centrato l’obiettivo. Ci sono settimi posti che valgono più di un oro olimpico!