L’attrice pluripremiata conosciuta per la serie tv Desperate Housewife, Felicity Huffman, è stata condannata a 14 giorni di carcere nel processo per lo scandalo delle ammissioni a pagamento al college: era stata accusata di aver pagato 15mila dollari per manipolare i risultati di un test di accesso. La star, che rischiava 10 mesi di carcere, si è dichiarata colpevole, e oltre alla detenzione dovrà pagare una multa di 30mila dollari e frequentare 250 ore di servizi socialmente utili.
La Huffman si è finda subito detta pronta ad assumersi la responsabilità delle sue azioni: “Penso che meriterò qualunque punizione mi verrà inflitta” ha detto l’attrice arrestata nel marzo scorso per aver allungato una sostanziosa mazzetta al faccendiere William Singer, il consulente scolastico che ha realizzato un sofisticato sistema di corruzione in molti college degli States.
Felicity Huffman è la prima persona coinvolta nello scandalo ad essere stata condannata. Ora tutti aspettano il verdetto che interesserà il coinvolgimento dell’attrice Lori Loughlin e del marito, lo stilista Mossimo Giannulli, emtrambi sotto processo.
Ma intanto fa già discutere questa prima pena ritenuta da molti troppo “morbida”: il giudice Indira Talwani, della Corte di Boston, ha deciso per soli 14 giorni di reclusione, da scontarsi in una delle prigioni più “leggere” degli Stati Uniti, la Federal Correction Istitution Dublin Houses, l’istituto di correzione che Forbes ha annoverato nella top ten delle prigioni più facili in cui vivere dove gli unici obblighi sono di svegliarsi all’alba, rifare il letto, presentarsi puntuali agli appuntamenti ricreativi e sopravvivere con un massimo di 300 dollari al mese.