Tutto è pronto per il Festival di Sanremo con una nuova sala stampa al Casinò, areata e disinfettata, che accoglie al massimo 95 persone (sono 64 i giornalisti accreditati contro i 1271 della scorsa edizione) e dà idea di cura e sicurezza. Tamponi prima della partenza, tamponi all’arrivo, tamponi ogni 72 ore. Nel tentativo di creare una bolla e permettere lo svolgimento dello show senza intoppi, per tutti i suoi partecipanti.
Il lunedì è il giorno in cui Sanremo si sveglia e si prepara alla messa in onda del giorno successivo. È il giorno della prima conferenza stampa, tra l’emozione e la gioia del conduttore e direttore artistico Amadeus, fiero e consapevole del ruolo che questo Festival dovrà avere: intrattenimento, distrazione.
E il lunedì è il giorno delle prove aperte, di tutti i Big. Ogni anno dalle poltrone della platea dell’Ariston, quest’anno invece in bassa frequenza dallo schermo della grande sala, per evitare rischi. Strano, forse triste, ma giusto così. Vediamo le inquadrature, la scenografia incredibile di Gaetano Castelli che con un gioco di luce trasforma il palco in un’astronave, gli applausi malinconicamente finti che anticipano l’esibizione. Non ci sono brutte canzoni quest’anno, tranne forse un paio, ma che Amadeus abbia puntato sulla melodia è evidente. Le playlist di Spotify si tengano pronte.
E così delle prove rimangono: gli orecchini di Aiello tradito dall’emozione, la perfezione di Annalisa, l’intensità di Arisa (e le sue unghie rosse lunghissime), la pattinatrice di Colapesce e Dimartino che puntano al podio con una canzonetta profonda, l’adorabilità dei Coma_Cose che si guardano costantemente negli occhi, innamorati, il dolore di Fasma, la paura di Fedez e il sorriso di Francesca Michielin che qui sembrano super ospiti, i capelli di Ghemon su un groove positivo, lo sguardo di Irama che vuol farci ballare, i vetrini argentati del vestito di Madame che illumina, scalza, su uno dei testi migliori, il crop top di Damiano e gli strumenti dei Måneskin, la vera esplosione di energia di quest’edizione, i cartonati dei personaggi famosi di Max Gazzé che fa pozioni, la nostaglia di Bugo, l’assenza del pianoforte di Ermal Meta che al suo posto porta il cuore, la sana follia da balera degli Extraliscio, i baffi a sorpresa del cantastorie Fulminacci con la chitarra in mano, l’eleganza musicale di Gaia e le sue mani piene di anelli, il look stravagante di Gio Evan folletto dei boschi, la mano fasciata della fuoriclasse Malika Ayane (e i suoi occhi), la canzone scritta per arrivare al podio di Noemi, la tenerezza di Orietta Berti che alla fine tutti canteremo davanti alla tv.
Sono le 20.07 quando lo schermo si spegne di nuovo. Random, Willie Peyote e Lo Stato Sociale rimarranno una sorpresa. Dopo 9 ore di doppia mascherina c’è una certa stanchezza… ma lo spettacolo sta per cominciare!