Non serve certo essere esperti di videogiochi per sapere cos’è Fortnite: magari non vi è mai capitato di giocarci, ma basta entrare in contatto anche solo con un bambino che abbia compiuto 5 anni per scoprirne il mondo. Fortnite non è però solo una questione da relegare all’infanzia perché ha avuto un grandissimo successo anche tra i calciatori e in generale tra i giovani-adulti-post-adolescenti. Ma se per caso siete arrivati fino al 2020 senza sapere cosa sia allora ve lo spieghiamo noi: Fortnite è un videogioco per console, smartphone e computer la cui principale modalità si chiama “battle royale” che significa che cento giocatori si scontrano su un terreno che si rimpicciolisce sempre di più, finché non ne rimane uno solo. Semplice no? Pensate che è riuscito perfino a bissare il successo di Pokémon Go, il gioco a realtà aumentata con cui potevi andare in giro e catturare i Pokémon per strada. Non solo: è la prima volta in assoluto che un videogioco ha un tale e trasversale successo, senza passare di moda. E se a studiare il modello di business è una rivista blasonata come Forbes allora state pur certi che vale sicuramente la pena “fare un giro” nel fantastico mondo di Fortnite.

Anche perché ormai Fortnite non è più solo un videogame, ma una vera e propria realtà parallela: a fine aprile ha ospitato il concerto di Travis Scott, diventando probabilmente la più grande discoteca del mondo per tre giorni, a cui hanno partecipato 12 milioni di “persone”. Venerdì 26 giugno è partita la prima delle “movie night” in cui l’isola si è trasformata in un cinema virtuale e ha ospitato Inception. Ma Fortnite ospiterà presto anche Batman Begins e The Prestige, tutti film di Christopher Nolan (per questioni di diritti e doppiaggio non tutti però saranno disponibili in ogni nazione): attenzione però, vige il divieto assoluto di registrare in qualsiasi modo il film, pena il “ban” dai server di Fortnite. E non ci sono lacrime che tengano perché il regolamento è rigidissimo.

Il bello di Fortnite è che è totalmente gratuito: scaricare il gioco sul proprio smartphone o sulla “Play” non costa nulla, così come non costa nulla giocare e accedere a tutte le modalità. Ciò che è invece a pagamento sono le “espansioni” estetiche del proprio personaggio: insomma per essere belli occorre pagare, anche nel mondo virtuale. Ma se supera indenne mode e stagioni è perché la base del gioco resta gratuita e non è necessario acquistare personalizzazioni per sbloccare nuovi livelli o per accedere alle continue evoluzioni degli sviluppatori.

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L’ultimo aggiornamento, il 13.20, quello che tutti aspettavano è appena arrivato e con esso anche tutta una serie di nuovi personaggi (disponibili in Italia dal 4 luglio in attesa di sapere quando partirà la World Cup 2020 cancellata momentaneamente a causa del Covid). Tra meteoriti che cadono, castelli di ghiaccio e nuove armi si potranno conoscere quindi il Direttore Riggs, Jonesy Rex, Ramirez Squadra Speciale Triceratopo, Penny Patriota, A.C. Vecchia Gloria, Jonesy Stelle e Strisce e Izza Preistorica.

In conclusione, parlare di Fortnite significa discutere di un vero “fenomeno culturale“: ecco perché anche noi dobbiamo conoscere i dettagli di questa tendenza. Potremmo perfino azzardare qualche danza della vittoria già vista in replica da famosi calciatori. E non dimentichiamo che il fatto che permetta di “incontrarsi online” ai più piccoli lo rende a tutti gli effetti un social network.
Ora scommettiamo che a cena lascerete i vostri figli a bocca aperta!