È la terza volta che Francesca Michielin e Fedez cantano insieme. Dopo Cigno Nero nel 2013 e Magnifico nel 2014, la cantautrice di Bassano del Grappa e il rapper milanese, all’anagrafe Federico Lucia, cantano all’Ariston Chiamami per nome e tra gli autori c’è Mahmood. Sarà contenuto in Feat (Fuori dagli spazi), l’evoluzione dell’ultimo album di Francesca. Per lei è la seconda volta a Sanremo (arrivò seconda nel 2016), per lui la prima.
Uniti dalla stessa visione per la musica, precisi al dettaglio, hanno anche lo stesso vocal coach e insieme ridono. Lei scaramantica, lui pronto a diventare papà per la seconda volta, saranno elegantissimi. Nella serata delle cover canteranno Del Verde di Calcutta e Le cose che abbiamo in comune di Daniele Silvestri. La consapevolezza: per lui le priorità della vita. Per lei la natura.
È la terza volta che cantate insieme, che cosa vi unisce?
Fedez: La musica, su di noi si sta dicendo di tutto, ma la verità è questa.
Francesca: La viviamo allo stesso modo. Parliamo solo di questo. Ho lavorato con tante persone, ma non mi sono mai sentita così concentrata.
Come vi siete ritrovati?
Francesca: Duettando dai balconi, durante il primo lockdown. Dall’emozione che è scaturita da quell’incontro.
Che emozione si porta dietro questa partecipazione?
Francesca: La prima volta al Festival è stata emozione pazzesca, avevo vent’anni, l’ho vissuta come campeggio. Oggi sono più grande, quando salirò sul palco avrò 26 anni. Eppure è sempre un’esperienza nuova che elettrizza.
Fedez: Per me è tutto nuovo. Sto scoprendo le ritualità di questa grande tradizione. Ho “ansietta”, ma anche voglia di vivere quest’esperienza per quello che è, prendere tutto quello che c’è e viverlo. Non ho progetti discografici da promuovere. Il palco di Sanremo è l’unico posto dove può ripartire la musica in questo momento. Volevo esserci.
Questo brano è diverso dai vostri precedenti?
Francesca: è un’evoluzione dal punto di vista musicale e testuale. Sono molto legata a questo pezzo, non mi succede sempre. Sono felice di portarlo all’Ariston. È un brano d’amore, ma più trasversale, rispetto ai primi due. Alcune frasi mi riportano al momento che stiamo vivendo. Avendo già collaborato anche strutturalmente in forma di duetto, anche la struttura qui è differente.
Le prove con l’orchestra come sono andate?
Fedez: Ci siamo emozionati tantissimo. Già entrare in questo momento in una stanza dove ci sono 60 persone è un’emozione, in più io non avevo mai suonato con un’orchestra. È andata bene. Alla fine ci hanno fatto l’applauso, ma secondo me lo fanno a tutti per educazione.
Come avete lavorato?
Fedez: Ci siamo visti a distanza, molte chiamate su zoom. È stato un lavoro di collettività, anche con gli altri autori del brano, molto bello. Una boccata di ossigeno in un momento in cui non c’era molto da fare.
Tra gli autori c’è Mahmood.
Francesca: Conosco Alessandro da tantissimi anni. La nostra collaborazione è nata con Cheyenne poco tempo fa, ma sono anni che parliamo di musica. Non è facile per me quando un autore mi dà un pezzo. Ma in questo caso lui l’ha scritta in virtù dei tanti di discorsi che ci accomunano. Con lui, anche a livello melodico, mi trovo bene. E mi ha anche insegnato molto. È una persona che studia tanto. E io con chi studia tanto vado d’accordo.
La scelta di cantare quei brani nella serata delle cover invece da cosa dipende?
Fedez: Vogliamo mostrare il nostro lato divertente.
Francesca: Abbiamo pensato a qualcosa che nessuno ha mai fatto. O viene fuori una figata totale o una cosa in cui si dice “proprio no”.
Francesca, l’ultima volta a Sanremo eri truccata da Manuele Mameli, che è ora il truccatore di Chiara Ferragni. Ti fa sorridere?
È vero! (ride, ndr). Questa volta non mi truccherà lui.
Entrambi molto precisi, chi di più?
Francesca: Solo Fedez può capire il mio grado di pazzia. Su Sanremo sono anche scaramantica. Ho le mie fisse, ho già avuto crisi. Ci sono cose che devono essere in un certo modo, a cui tengo molto. Ho un bisogno di controllo quasi patologico. Ma sì, anche Federico è molto pignolo. Sta mettendo anima e corpo in questo progetto.
Vi supportate?
Francesca: Quando sono un po’ stanca, o ci sono questioni da risolvere, è talmente motivato che mi motiva a sua volta.
Fedez: Ci dividiamo i compiti. Sull’arrangiamento del brano per esempio non ho messo becco, è roba sua. Sulla parte del video invece ho avuto più voce io.
Sarete eleganti sul palco?
Francesca: Saremo elegantissimi. Neanche nei miei sogni potevo immaginarmi così.
L’oggetto che non potete dimenticare a casa?
Fedez: Il telefono, se no come sento mia moglie?
Francesca: Il cornetto napoletano… E il santino di Michael Jordan, sempre con me.
Fedez, stai per diventare di nuovo papà. Come ti senti?
Fedez: Rispetto alla prima gravidanza sono molto più rilassato. La prima volta ti domandi se sarai all’altezza, sei pieno di dubbi. Ora l’unico desiderio è che lei e la mamma siano in salute. E speriamo… che non abbia preso da papà! È più bella Chiara.
Sapendo che il nome è segreto, possiamo sapere come non la chiamerai?
Fedez: Nirvana. A Chiara non piaceva.
La canzone le è piaciuta?
Fedez: Ha detto che è bellissima, ha pianto. Probabilmente per gli ormoni. Comunque non c’è mai stata una volta che abbia detto che una mia canzone non le piacesse.
Ci dite l’oggetto più brutto e inutile che avete in casa?
Fedez: Uno zaino tarocco che mescola il marchio di mia moglie a quello di Supreme.
Francesca: Non ho mai avuto fissa dimora, non ho fatto in tempo a riempirmi di oggetti brutti. Ma finalmente sto costruendo una casa studio dalle mie parti e avrò l’opportunità di arredare, senza sbagliare. Sono molto attenta a quello che ci metterò dentro. So però che porterò con me un quadretto di Totti e Del Piero che si sorridono da giovani.
Un trucco per non sentire la tensione?
Francesca: Ascolto le interviste di Totti.
Per finire, una verità su Francesca, da Fedez. E viceversa.
Fedez: Nelle situazioni di difficoltà si dimostra supportiva. Dove potrebbe sfogare la sua rabbia, penso a quando ho fatto lo spoiler della nostra canzone, non affonda mai il coltello.
Francesca: È una star sui social, eppure è la persona che ha meno filtri che io abbia mai conosciuto. Non fa retropensieri, che è la cosa che odio di più nelle persone.