Il nuovo disco di Francesca Michielin Cani Sciolti

Ciao a tutte, tutti e tutt*»: esordisce così Francesca Michielin alla presentazione del suo nuovo disco Cani Sciolti, uscito lo scorso 24 febbraio. «Tra pochi giorni compio 28 anni – prosegue – e ho pensato tanto al mio ruolo di cantautrice nella musica italiana». Dalle sue riflessioni sono nate dodici tracce dal carattere intimo e personale, ma anche potente e spudorato, che insieme danno vita a un disco sincero al 100%, scritto, arrangiato e prodotto dalla stessa Michielin. Che parla ai giovani, ma non solo.

La metafora dei Cani Sciolti

Il titolo è una metafora: come spiega l’artista, i cani sciolti sono i dissidenti, coloro che rifiutano di indossare un guinzaglio e scelgono di collocarsi al di fuori degli schemi predefiniti, finalmente liberi di esprimersi. Lei stessa è un cane sciolto, perché finalmente si è «presa il lusso di scrivere brani più coraggiosi del solito». E così il titolo dell’album viene a indicare, metaforicamente, il lavoro alla base di un grande progetto maturato nel tempo, che ha mosso i primi passi tra il 2016 e il 2017, e dei temi che la cantautrice vuole affrontare. Primo fra tutti la «sublimazione del dolore», di cui si fanno espressione le lacrime di fuoco che scorrono sulle guance della Michielin nella copertina dell’album.

cover cani sciolti

I temi del nuovo disco Cani Sciolti

In Ghetto Perfetto e Padova può ucciderti più di Milano, Francesca porta invece una critica sociale attraverso la musica. Racconta del complesso e delicato rapporto con la provincia, che lei stessa conosce bene essendo nata a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. «A volte c’è un dissidio in chi nasce in provincia. Ci sono cose che solo la provincia ti sa dare e altre che invece puoi trovare solo nella grande città». E poi c’è l’amore, in tutte le sue forme. Claudia è una dichiarazione d’amore da donna a donna: «L’ho scritto per tutte quelle ragazze che non hanno mai potuto dire “mi sono innamorata di te” a un’altra donna, perché nel repertorio hanno sempre trovato pezzi declinati al maschile». Nel brano Quello che ancora non c’è, Francesca ha invece voluto racchiudere tutta la sua fragilità. È il risultato di un lungo percorso alla scoperta di se stessa. Anche in Carmen, una canzone frutto di un dialogo con Carmen Consoli, torna la rivendicazione della fragilità in un mondo che ci vuole sempre performanti.

Il primo tour teatrale

L’album Cani Sciolti sarà accompagnato dal “bonsoir! – Michielin10 a teatro”, il primo tour teatrale dell’artista, partito il 22 febbraio a Bassano del Grappa. Alcune date sono già sold-out. Sul palco saliranno “vecchi amici”, ma anche new entry al femminile: «Le ho volute – spiega Michielin – perché è pieno di brave professioniste che spesso non vengono chiamate in tour».

Il compleanno di Michielin a RTL

Lo scorso 25 febbraio Francesca Michielin ha compiuto 28 anni. Per il suo compleanno RTL 102.5 le ha voluto dedicare una sorpresa speciale, portando in studio per lei una torta di compleanno: «Che voglia! Mettetela in freezer per quando verrò in studio. Nel mio freezer ho ancora la torta del mio 18esimo compleanno, non intendo mangiarla ma la conservo come ricordo».

Michielin a X Factor

Al nuovo disco e al tour teatrale Francesca Michielin arriva reduce da un anno significativo per la sua carriera, e non solo. Nel 2022 ha preso parte al 72º Festival di Sanremo in qualità di direttrice d’orchestra per il brano Ogni volta è così di Emma Marrone, e poi ha pubblicato il suo primo romanzo, Il cuore è un organo, edito da Mondadori. Dal 4 giugno ha condotto la sedicesima edizione di X Factor, a 10 anni dalla sua vittoria come concorrente. «La conduzione di X Factor è stata una grande scuola: mi ha dato più sicurezza, ma soprattutto mi ha insegnato ad affrontare la pressione recuperando la voglia di divertirmi».

francesca Michielin

«Noi artisti dobbiamo portare un messaggio»

Il nuovo disco di Francesca Michielin è il risultato di un «processo lunghissimo di scrittura e scoperta», che l’ha portata a sentirsi spesso incompleta. In realtà, dice l’artista citando Calvino, «alle volte uno si sente incompleto ed è solo giovane». La Michielin ha infatti iniziato a scrivere il disco nel 2016, quando aveva solamente 21 anni. Crescendo, la fragilità di quell’età è poi diventata la sua «arma», per comunicare con il suo pubblico giovane e non solo. «Noi facciamo pop per comunicare, non per parlare di noi stessi. Noi artisti dobbiamo far passare dei messaggi». È questa la consapevolezza più grande di Francesca Michielin, nonché il motivo per cui probabilmente piace tanto ai giovani: le sue canzoni riescono a diventare le storie di qualcuno, perché non sono fatte per compiacere ma per dire ciò che altri non direbbero.

Francesca Michielin

Michielin e la battaglia per le donne

Francesca Michielin torna più volte a parlare di donne, soprattutto in relazione al loro ruolo nello scenario della musica italiana. In riferimento al 73° Festival di Sanremo, l’artista sottolinea come nelle classifiche e nelle alte posizioni della discografia italiana ci siano poche donne. «Io ho un team manageriale tutto al femminile ma, per quanto bellissima, rimane ancora un’eccezione». Secondo la Michielin, alle donne non sempre viene dato lo spazio di dimostrare le proprie capacità. «È come se gli uomini, nel nostro pensiero, avessero più autorevolezza e ispirassero più fiducia. Le donne invece vengono ancora educate dalla società a sgomitare, perché viene detto loro che sarà difficile raggiungere i propri obiettivi».