Alex Schwazer torna a gareggiare e sarà la sua ultima volta. All’età di 38 anni e dopo una lunga e dura lotta per tornare alle competizioni ufficiali, da cui è stato escluso per doping, il marciatore azzurro ha ufficializzato tramite i social il suo ritorno, che segnerà la fine della sua carriera.

L’ultima gara di Alex Schwazer

Attraverso il suo canale Instagram, Alex Schwazer ha annunciato dove e quando sarà possibile vederlo marciare per l’ultima volta. «Dopo 8 lunghissimi anni dalla mia ultima gara – ha scritto – venerdì 19 luglio tornerò a marciare sulla pista del centro sportivo di Arco (TN) per una 20km. Sarà una festa per tutti gli atleti, i tifosi e le famiglie presenti. Vi aspetto numerosi!».

La prima volta davanti ai figli

Il campione olimpico di Pechino 2008 marcerà per la prima volta davanti ai suoi due bambini, avuti dalla moglie Kathrin Freund, sposata nel settembre 2019. «I miei figli, Ida e Noah, – si legge ancora nel post – mi vedranno gareggiare per la prima volta e ne sono immensamente felice!». Ida è nata nel 2017, mentre Noah nel 2020, quindi nessuno dei due ha mai visto il papà cimentarsi nella sua più grande passione.

Squalifica per doping finita

La squalifica per doping di Alex Schwazer è terminata il 7 luglio 2024. Proprio quel giorno il marciatore ha scritto un lungo post sui social: «Oggi scade il termine della ingiusta squalifica che ho dovuto scontare per intero. Mi auguro che a nessun atleta venga mai riservato il trattamento che ho dovuto subire in tutti questi otto anni per difendere e tutelare il mio onore e la mia dignità, per provare la mia innocenza, per cercare di ottenere giustizia e per dimostrare la verità».

I ringraziamenti per chi non lo ha abbandonato

Il marciatore è poi passato ai ringraziamenti: «Ringrazio tutti quelli (pochi) che mi sono stati vicini in questo doloroso (ed infernale) percorso, quelli che non mi hanno mai abbandonato, quando sarebbe stato facile farlo, quelli che hanno lottato con me e sofferto assieme a me per l’ingiustizia che dovevo sopportare e per il trattamento che mi veniva riservato». E ancora: «Ringrazio, infine, quelli (molti) che dopo aver compreso la mia innocenza ed estraneità ai fatti di cui ero stato accusato, mi hanno fatto sentire (seppur a distanza) il loro affetto e vicinanza, grazie».

La speranza di Alex Schwazer per il futuro

Per ciò che ha subito Alex Schwazer nella vita e nella carriera ormai non c’è più rimedio, ma il marciatore si augura un futuro migliore per i suoi figli. «Il buio e le tenebre per l’ingiustizia subita – ha concluso – faranno ora posto alla luce di un nuovo giorno nel quale potrò accompagnare i miei figli a gareggiare in una piscina o in una pista di atletica senza per questo incorrere in squalifiche (cosa che sarebbe avvenuta fino a ieri)».